El de siempre, colui che ora al Betis ci sarà a vita, semplicemente Rubén Castro! Il bomber originario delle Canarie ha rinnovato il suo contratto fino al 2019 nell’entusiasmo di tifosi e società, che potrà godere delle sue prestazioni per altri tre anni. Castro, come si può evincere dalle sue dichiarazioni, chiuderà la carriera con la maglia dei verdiblancos: “No todos los jugadores pueden decir eso. Yo tengo la suerte de decir que quiero retirarme aquí. Estoy muy contento y el club conmigo, se ha hecho realidad lo que quería y ojalá pueda retirarme aquí” (“Non tutti i giocatori possono dire questo. Io ho la fortuna di dire che voglio ritirarmi qui. Sono molto contento e il club con me, si è realizzato ciò che volevo e mi auguro di ritirarmi qui”)
A 35 anni è il miglior marcatore della storia del Real Betis Balompié. Approdato al Benito Villamarìn nel 2010, in soli 6 anni ha realizzato 138 reti tra Primera e Segunda Division. Numeri che dalle parti Siviglia difficilmente ti scordi se sei tifoso dei Los Beticos. E’ stato definito dal suo club una autentica leggenda vivente. In questa stagione sono 4 le reti realizzate nelle prime 7 di Liga; lo scorso anno sono state 19 e hanno avuto un valore fondamentale per la salvezza del Betis.
Consacrarsi a 30 anni lascia certamente l’amaro in bocca. Rubén Castro si è perso nel momento in cui ci si aspettava il suo exploit. A 20 anni l’esordio in Liga con la squadra della città in cui è nato, il Las Palmas. Poco più di un anno dopo può festeggiare per la prima volta il gonfiarsi della rete. E’ una serata magica e il giovanissimo Ruben Castro, entrato nel secondo tempo di Las Palmas-Real Madrid realizza una doppietta che permette alla squadra di Gran Canaria di vincere per 4-2. La prima rete è fenomenale.
Se un ragazzo di 21 anni si presenta così, di fronte alla squadra più forte di Spagna a quei tempi, non si può che immaginare in un futuro limpido per lui. La sua rovina però si chiama Deportivo la Coruña. Dal 2004, anno in cui viene acquistato dal Depor, vive 5 stagioni in prestito facendo la spola tra Primera e Segunda Division. E’ nelle ultime 2 che il bomber di Las Palmas riesce ad andare in doppia cifra con Huesca e Rayo Vallecano. In carriera ha vinto solo due trofei “Pichichi” della Segunda Division, a distanza di 11 anni l’uno dall’altro (il primo con il Las Palmas nel 2004, mentre il secondo nel 2015 con il suo Betis)
Il passaggio al Betis ha cambiato la sua vita. Con i verdiblancos ha vissuto 2 promozioni e una retrocessione in Liga, ha partecipato all’Europa League e sta stracciando uno ad uno tutti i record del Betis. Nella conferenza stampa in occasione del suo rinnovo, Rubén Castro ha parlato chiaramente dei suoi obiettivi e degli ultimi record che vuole conquistare. Sabato raggiungerà 223 presenze con la maglia del Real Betis eguagliando un idolo quale el “Poli” Rincon. Il suo obiettivo principale però è quello di essere il miglior marcatore della storia del Betis in Primera, in Liga.
L’uomo da raggiungere è sempre “Poli” Rincon a quota 78 reti con la maglia verdiblanca. Castro è fermo a 67 e ha dichiarato che: “Solo me falta un reto, ser el máximo goleador del Betis en Primera y este es mi reto para este año” (“Mi manca soltanto una sfida, essere il miglior marcatore del Betis in Liga e tale è il mio obiettivo per quest’anno”).
12 reti lo separano da un record che durerà molto tempo, ma l’obiettivo di Castro è chiaro: raggiungerlo in questa stagione. E quindi quale occasione migliore per tornare a segnare. Fresco di rinnovo, Rubén Castro affronterà domani il Real Madrid a cui non segna da 15 anni, da quella famosa doppietta del 2001 che è stata l’inizio di tutto!
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