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Rubén Castro alla scoperta della Cina… solo per un po’!

Addio Rubén Castro, siamo alle solite. Dobbiamo assistere nuovamente a un’altra bandiera che se ne va, all’idolo dei tifosi che preferisce i soldi facili in Cina piuttosto che continuare a lottare per la propria maglia… O forse no? 

Non stavolta perché quello di Rubén Castro non è un addio, bensì un arrivederci! In Cina ci andrà, è vero, ma giocherà con la maglia del Guizhou Hengfeng Zhicheng solo fino al 31 Dicembre 2017. 5 mesi in Oriente sono un buon compromesso per un calciatore esploso a 30 anni, che nonostante sia nato alle Canarie, si sente a tutti gli effetti un betico ed è legato moltissimo ai colori biancoverdi! Ed è forse questa una delle poche volte in cui il solito “ho scelto la Cina per provare una nuova avventura” assume significato. Per uno che da calciatore non ha mai lasciato la Spagna, militando sempre in squadre iberiche, il volo sarà lunghissimo. Al suo arrivo però troverà due volti spagnoli familiari ad accoglierli, trattasi di Mario Suarez (ex Fiorentina) e del tecnico Gregorio Manzano (ormai alla terza avventura in una squadra cinese), che lo ha voluto fortemente con lui.

L’attaccante de La Isleta indosserà la maglia numero 40, non la 24 con cui ha scritto pagine di storia del Betis. “Estoy muy contento. Con ellos siempre he tenido muy buena relación. Me han dejado vivir esta experiencia que les he pedido. Por esa parte, estoy muy contento.” Ringrazia il club con cui ha sempre avuto un bel rapporto e che gli ha permesso di sfruttare questa opportunità. Non dimentica nemmeno la sua afición con cui ha un legame particolare da ormai 7 anni e li ringrazia per il sostegno che gli hanno donato. Tengo una relación bastante buena con la afición. Lo ha sido todo para mí durante siete años muy bonitos. Hemos pasado de todo juntos. Siempre he sentido el cariño de esta afición tan grande, pronto nos volveremos a ver.” E’ di poche parole, perché quello che vale lo ha sempre dimostrato sul campo ma ci tiene a concludere dicendo cheJugar en este estadio con esta gran afición es completamente diferente a todo lo demás”.

Cos’è il sentimento betico ve lo avevamo mostrato qualche tempo fa, caricando il bellissimo video di promozione della campagna abbonamenti del Real Betis Balompié 2017-18.  Lo spot promozionale sta avendo i suoi effetti, anche se a Siviglia serve poco perché gli stadi, sia il Sanchez Pizjuàn sia il Benito Vilamarìn, sono sempre gremiti. E la società quest’anno, vuole fare le cose in grande. Nonostante l’inevitabile cessione del canterano Dani Ceballos al Real Madrid, i verdiblancos sono già intervenuti sul mercato arricchendo la rosa con ben 6 nuovi volti.

Per la difesa il presidente Haro Garcia ha pescato in Premier League prelevando il centrale Jordi Amat dallo Swansea e il terzino Barragàn dal Middlsbrough. L’addio del 10 Ceballos è stato subito digerito con l’acquisto del jolly espertissimo Guardado, che torna in Spagna dopo la grande parentesi con il PSV; l’altro è un trequartista classe ’94, risponde al nome di Victor Camarasa ed è stato acquistato per 7 milioni di euro dal Levante. In attacco è stato prelevato Cristian Tello, l’ex Fiorentina ha voluto fortemente il Betis, e Sergio Leòn, attaccante che arriva dall’Osasuna per sostituire proprio Rubén Castro.

E Castro ha voluto lasciare un messaggio anche ai compagni, che per ragioni temporali non è riuscito a salutare: “A los compañeros tengo que decirles que no es un adiós sino un hasta luego, en diciembre estaré aquí. Solo quiero decirles que trabajen al máximo, a la afición le hace falta que el equipo tenga un buen año. Estoy convencido de que va a ser así.” È convinto che per i tifosi sarà un grande anno e chiede loro pazienza e fiducia nel nuovo allenatore ex Las Palmas Quique Setién: “El míster va a venir muy bien al equipo. Quiere jugar al fútbol, todo el mundo conoce su estilo y lo único que hace falta es darle tiempo porque hay mucha gente nueva.”

Lui tornerà a Dicembre, ma il suo cuore sarà con il Betis ogni domenica perché la vida es lo que mas se parece al Betis!

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