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Rosario Central: l’ora di diventare grandi

Dopo una grande annata da protagonista in patria il Rosario Central è chiamato alla conferma in campo internazionale: l’esordio di quest’oggi in Copa Libertadores è un banco di prova importantissimo per la squadra del Chacho Coudet che in queste ultime due stagioni ha dimostrato importanti margini di crescita senza però riuscire a trionfare da nessua parte.

L’ottimo avvio di campionato e la grandissima rimonta nell’ultimo turno contro il River Plate hanno messo in mostra il talento ed il carattere di questa squadra letteralmente trascinata da un pubblico mozzafiato. Oggi però il Rosario Central ha l’obbligo tecnico e morale di fare bene per dimostrare di essere una squadra fatta e finita e non solo la consueta sorpresa destinata ad eclissarsi in breve tempo.

Sono ben 10 stagioni che la Canalla non prende parte alla Libertadores ma mai come quest’anno la rosa auriazul sembra competitiva per arrivare fino in fondo. Qualità, tecnica e velocità: il Rosario Central di Coudet sembra avere tutte le armi a disposizione per ben figurare già dalla partita di questa sera contro un Nacional sicuramente più esperto in partite del genere ma probabilmente meno attrezzato dal punto di vista dell’organico.

Centrocampo ultra tecnico a rombo e due punte mobili è il credo del Chacho che ha impostato su questo schema una squadra estremamente dinamica volta a giocare palla a terra soprattutto fino ai 20 metri. Questa sera non ci dovrebbero essere stravolgimenti tattici e l’unico cambio in programma rispetto all’undici che ha pareggiato contro il River dovrebbe essere quello che prevede l’insermento di Aguirre, giocatore dalla notevole intelligenza, al posto dell’infortunato Josè Luis Fernandez.

Grandi responsabilità affidate al giovanissimo Lo Celso, giovanissimo trequartista tutto mancino che ha tutte le potenzialità per esplodere in questa stagione, e a Larrondo, bomber ritrovato che finalmente sembra essersi sbloccato. L’arma in più dalla panchina invece potrebbe essere Franco Cervi che dopo aver solamente assaporato l’idea di spiccare il volo verso l’Europa è rimasto al Rosario Central e dovrà solo recuperare la miglior condizione fisica per tornare ad essere devastante dalla trequarti in su.

Un Rosario nuovo e pieno di talento si prepara ad una grande campagna di Copa Libertadores e un avversario dal fascino e blasone del Nacional di Montevideo è la giusta prova per testare se la Canalla è realmente una big del torneo.

Attesa e spettacolo per una sfida dal grande fascino in un Gigante de Arroyito pronto per una nuova magica notte internazionale a dieci anni di distanza.

Simone Gamberini

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