Ronaldo il Fenomeno vuole continuare ad essere presidente, ma a modo suo. Basta con le squadre di calcio: l’ex calciatore punta direttamente alla Federazione Brasiliana in vista delle elezioni del 2026. E ha intenzione di affidare la panchina della Seleçao a Pep Guardiola.
Ronaldo intende candidarsi e succedere al mandato di Ednaldo Rodrigues che si esaurirà nel 2026. La corsa inizierà però nel 2025. Il Fenomeno, a livello di popolarità calcistica nel suo paese, non ha bisogno di particolari biglietti da visita: è considerato l’ultima leggenda vivente della storia della nazionale brasiliana. Del resto, la storia parla per lui. Ha vinto quasi da solo il mondiale del 2002, ultimo alloro iridato del Brasile. Personalità, caratura internazionale non gli mancano ma a questi livelli contano anche gli appoggi. E l’ex attaccante ha anche quelli. Da giocatore prima e imprenditore poi ha saputo tessere una rete di contatti nelle élite imprenditoriali, sociali, politiche e giudiziarie del paese. Per candidarsi, Ronaldo deve prima lasciare la proprietà del Valladolid e del Cruzeiro. Non sarebbe un problema, con la ragionevole certezza di accomodarsi nella plancia di comando del calcio brasiliano. Un primo approccio, fra l’altro, risale al 2022, dopo che il Brasile fu eliminato dalla Croazia ai Mondiali in Qatar. In quella occasione il Fenomeno si mise a disposizione della confederazione brasiliana dichiarando che, un giorno, gli sarebbe piaciuto essere presidente della CFB. E sembra che quel giorno sia arrivato.
Ronaldo, liberatosi delle sue proprietà calcistiche, non dovrebbe avere enormi problemi ad ottenere il supporto di Enti e Federazioni chiamati a eleggere il presidente. Anche perché ha in serbo un asso in grado di far saltare il banco. Un nome illustre per la Seleçao, colpo di mercato rimasta in canna a tutti i presidenti succedutosi negli ultimi anni. L’uomo del Fenomeno è Pep Guardiola, che sembra destinato a lasciare il City al termine della prossima stagione. Ulteriori indizi: Guardiola è molto amico del Fenomeno. I due hanno giocato e vinto insieme ai tempi del Barcellona e Pere, il fratello di Pep, è già in affari con Ronaldo sin dai tempi del 1997. Il piano, secondo quanto riportato al di là dell’oceano prevede un asse operativo dal 2026 quando il tecnico spagnolo si accomoderebbe sulla panchina del Brasile una volta calato il sipario sul Mondiale in Canada, Messico e Stati Uniti. In questo modo avrebbe tutto il tempo necessario per lavorare in vista della Coppa America del 2028 e soprattutto della rassegna iridata del centenario.
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