La Uefa ha inflitto una multa di 20mila euro al tecnico della Roma, Claudio Ranieri per le sue dichiarazioni contro l’arbitro Stieler e il designatore Rosetti dopo il pareggio con il Porto. Il tecnico aveva criticato la gestione dei cartellini e l’arbitraggio “casalingo”

La storica rivalità tra Roma e Porto ha vissuto un altro capitolo lo scorso 13 febbraio, quando la squadra giallorossa ha affrontato i portoghesi in un match di Europa League (l’andata dei playoff disputata in casa del Porto, ndr) che si è concluso in parità con il risultato di 1-1. Tuttavia, è stata la reazione del tecnico Claudio Ranieri a catturare l’attenzione dei media e degli appassionati di calcio, portando a conseguenze rilevanti: una multa di 20.000 euro inflitta dalla Uefa. Le parole dell’allenatore romano, cariche di frustrazione e indignazione, sono state rivolte non solo all’arbitro di quella serata, il tedesco Tobias Stieler, ma anche al designatore arbitrale italiano, Roberto Rosetti.
Critiche alla direzione arbitrale di Porto-Roma di Europa League
Dopo la fine della partita, Ranieri non ha risparmiato critiche nei confronti della direzione dell’incontro. “Alla fine ho detto ai ragazzi di venire via, l’arbitro non meritava la nostra presenza”, ha dichiarato, evidenziando il disappunto per la gestione dei cartellini. In effetti, la partita ha visto ben otto ammonizioni, di cui alcune, secondo il tecnico, erano del tutto ingiustificate. La Roma ha terminato il match in dieci uomini a causa dell’espulsione di Bryan Cristante, episodio che ha accentuato il malcontento di Ranieri:
- “Ci ha dato cartellini contro ovunque, a chi li voleva dare e chi ha minacciato di darglieli”.
- “Alla fine temevo anche che ci fischiasse un rigore contro, aspettava solo l’occasione giusta per farli vincere”.
Riferimenti a Rosetti
Dopo aver toccato il tema dell’arbitro, Ranieri ha fatto riferimento a Roberto Rosetti in modo altrettanto incisivo. “Un mio amico mi ha detto che è lo stesso che ha mandato Taylor a Budapest”, ha affermato, richiamando alla memoria la finale di Europa League del 2023, in cui la Roma aveva subìto clamorosi errori di arbitraggio da parte del fischietto inglese. La frustrazione di Ranieri si è fatta evidente quando ha sottolineato la poca esperienza di Stieler in un contesto così delicato:
- “Tutto il mondo sa che Rosetti è una persona onestissima, ma come si fa a mandare a Porto un arbitro così casalingo, con il quale la squadra ospite ha fatto solo 9 pareggi in 22 partite, compresa questa qui?”
Implicazioni della multa per Ranieri e per la Roma
L’analisi di Ranieri sul match ha messo in luce non solo il suo disappunto, ma anche una questione più ampia relativa all’arbitraggio e alla gestione delle partite di alto livello. La scelta di un arbitro ritenuto “casalingo” per una partita di tale importanza ha suscitato interrogativi sulla trasparenza e sull’imparzialità del processo di selezione. Alla luce di queste dichiarazioni, la Uefa ha deciso di punire Ranieri con una multa di 20.000 euro, una somma che, sebbene possa sembrare esigua per un club di grande prestigio come la Roma, rappresenta un chiaro avvertimento per il tecnico e per tutti i membri del mondo calcistico.
Nonostante la multa, Ranieri potrà sedere in panchina per il prossimo incontro di Europa League previsto per giovedì all’Olimpico, la gara di andata degli ottavi di finale in cui la Roma incontrerà gli spagnoli dell’Athletic Bilbao e cercherà di proseguire il cammino nella competizione. La sua presenza sarà fondamentale non solo per le strategie tecniche, ma anche per mantenere alta la motivazione dei giocatori, che dovranno affrontare la pressione di un match che assume un’importanza cruciale per le ambizioni europee della squadra.
Il contesto che gira attorno alle designazioni e alle decisioni arbitrali
In un contesto calcistico sempre più complesso, le parole di Ranieri mettono in luce il difficile equilibrio tra il rispetto delle regole e la passione che caratterizza il mondo del calcio. Gli allenatori, spesso, si trovano a dover difendere i propri giocatori e le proprie squadre da decisioni che ritengono ingiuste, ma devono anche essere consapevoli delle conseguenze delle loro dichiarazioni. La questione arbitrale rimane uno dei temi più dibattuti nel mondo del calcio, e le parole di Ranieri potrebbero stimolare un dibattito più ampio sulle modalità di designazione degli arbitri e sulla loro preparazione per gestire partite ad alta pressione. La Uefa, dal canto suo, dovrà affrontare la sfida di garantire che le decisioni arbitrali siano sempre all’altezza delle aspettative, per mantenere la credibilità e l’integrità delle competizioni europee.