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Roma: le mosse per battere il Porto

È arrivato il giorno di mettersi in gioco per la Roma, chiamata ad una grandissima prova in quel di Oporto per provare a mettere in discesa la propria strada verso i gironi della prossima Champions League. Dopo aver seguito il nuovo Porto di Nuno Espirito Santo abbiamo trovato i punti chiave e le mosse con cui al squadra di Spalletti questa sera potrà mettere sotto scacco i Dragoes.

Bloccare la fantasia – Il modulo malleabile del Porto che cambia tra il 4-2-3-1 ed il 4-1-4-1 sempre con gli stessi interpreti viene alimentato dai giocatori più tecnici: i messicani Herrera e Corona a centrocampo più il simbolo di questa squadra André André schierato a ridosso dell’unica punta centrale sono i giocatori più efficaci per creare gioco in un sistema che vuole mixare ordine e fantasia. Frenare il motore della squadra ed impedire il palleggio è sicuramente la prima mossa per affrontare al meglio una trasferta che potrebbe cambiare la storia di quest preliminare.

Fisico in difesa, velocità in attacco – La difesa a “a tre uomini e mezzo” della Roma sembra essere l’ideale per contrastare gli schemi offensivi del Porto. La punta centrale dei Dragoes André Silva è un attaccante rapido e tutt’altro che fisico: una marcatura più ravvicinata potrebbe annullare l’unica risorsa d’attacco schierata nell’undici iniziale e costringere gli altri interpreti a lasciare scoperta la propria zona di competenza. Per far male invece alla difesa la Roma deve sfruttare le sue risorse di palleggio e velocità, possibilmente sfruttando gli spazi aperti da un Dzeko che avrà un ruolo chiave. Salah e Perotti tagliando il campo in diagonale possono essere una vera spina nel fianco per Marcano e Felipe che in allungo non possono competere; portare gli attacchi esterni sui terzini invece potrebbe essere meno efficace.

Coraggio e cautela – La Roma deve scendere in campo ad Oporto per provare a fare la partita ma senza correre eccessivi rischi. L’avversario sulla carta non ha il tasso tecnico dei giallorossi ma vanta una maggiore esperienza in partite di questo genere. Per questo toccherà trovare il giusto equilibrio tra la voglia di fare ed il rispetto dell’avversario. Già segnare un gol in trasferta potrebbe essere un ottimo bottino per affrontare al maglio la gara di ritorno e non bisognerà correre il rischio di spingersi troppo oltre che potrebbe portare a situazioni di difficoltà numerica soprattutto nel miss match tra Florenzi e Otavio, uno dei punti chiave di questa partita.

Simone Gamberini

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