Calcio

Roma – Lazio, l’Epifania di Lorenzo Pellegrini

Roma – Lazio, l’Epifania di Lorenzo Pellegrini. Atteso e rivelatosi nella partita più importante della stagione. Il derby si può riassumere nella corsa e nel sorriso del capitano giallorosso che ripaga la fiducia concessagli da Claudio Ranieri dopo 600 secondi di gioco. Un gol che sblocca la partita e forse anche la testa troppo pesante di un ragazzo che ultimamente si era un po’ perso.

Un destro a giro, la sliding doors di Pellegrini

La  partita di Lorenzo Pellegrini dura 66’ ma gliene sono sufficienti dieci per ritrovare la via della  rete. Un gol che potrebbe schiudere prospettive inimmaginabili dopo settimane passate da sopportato. Una favola di Natale, la sua. Da Cenerentolo a Principe, nel giorno dell’Epifania. Magia di un gol nel derby che specialmente a queste latitudini può cambiare giudizi e destini. Quel destro a giro fotografa, nel senso più pieno del termine l’effetto che fa sentire solo applausi. E, al momento della sostituzione, il caldo abbraccio di un Olimpico dove il ragazzo si è sentito di nuovo a casa. Ancora per quanto, non si sa. Il ragazzo è consapevole di essere al centro di trattative che potrebbero portarlo lontano da Roma. Difficilmente rinnoverà alle condizioni dell’attuale contratto non ancora prolungato e in scadenza nel 2026, ma, ricucito il rapporto, si è aperto un nuovo percorso: se Pellegrini sarà in grado di percorrerlo indossando la maglia della Roma, lo dirà il tempo.

Ranieri, l’uomo delle intuizioni nei derby

La notte di Pellegrini è anche e soprattutto figlia delle scelte di Claudio Ranieri, abile come nessuno ad azzeccare le scelte nel derby. Il tecnico testaccino, forte delle sue origini e della sua esperienza, conosce il calcio come pochi e la stracittadina come nessuno. Più di qualcuno ha storto il naso al momento della consegna delle formazioni leggendo Pellegrini in campo dal 1’. E probabilmente neanche il più ottimista dei tifosi pensava di trovarsi in vantaggio di due gol dopo 18’ di gioco. Invece il tecnico ha puntato sugli uomini giusti passando alla cassa con gli interessi. Non è una novità. Claudio Ranieri aveva già scritto pagine storiche. Specificatamente, nel derby del 2010, con la Lazio in vantaggio di un gol al termine del primo tempo, nell’intervallo rivoluziona la squadra, lasciando in panchina nientemeno che Francesco Totti e Daniele De Rossi. Senza i due calciatori più rappresentativi, la squadra riesce a ribaltare incredibilmente la sfida. Una magia. Quindici anni dopo, il tecnico toglie un altro coniglio dal cappello. E il derby si colora nuovamente a forti tinte giallorossi. Chapeu.

Pasquale Luigi Pellicone

Recent Posts

Cassano-Leao, volano gli stracci, il portoghese dopo la Supercoppa: “Pagliaccio”

"Leao dimostra ancora che è uno che non ha i co***oni, perché va in nazionale…

6 ore ago

Inter, Simone Inzaghi ci ricasca: stesso errore dello scorso anno

Il Milan porta a casa la Supercoppa in una finale che lascia in eredità all’Inter…

10 ore ago

Milan, i segreti di Sergio Conceiçao: così ha conquistato il gruppo

Il Milan torna in Italia con la sua ottava Supercoppa Italiana figlia di due rimonte…

12 ore ago

Roma, Pellegrini decide il derby ma il futuro rimane in bilico: due top club di Serie A ci provano

Il capitano giallorosso segna e si riprende i suoi tifosi, ma il futuro alla Roma…

1 giorno ago

Calciomercato, il Milan sogna in grande: un attaccante dello United apre al trasferimento

I rossoneri guardano in Inghilterra per rinforzare il reparto offensivo: l’occasione più importante del mercato…

1 giorno ago

Supercoppa Italiana, Inter e Milan fra record e curiosità

Supercoppa Italiana, versione del derby di Milano esportato all’estero. Non è una novità: da quando…

1 giorno ago