Le prestazioni del capitano e del difensore tedesco continuano a deludere i tifosi: il loro futuro è lontano da Roma? Ecco cosa sta succedendo
C’è chi gioca sempre e continua a fornire prestazioni più che insufficienti e chi, dopo essersi lamentato per lo scarso minutaggio, non riesce a ingranare e ad aiutare la propria squadra: la Roma, nonostante il cambio in panchina, cade anche a Napoli, e la classifica ora inizia a fare davvero paura. I due principali simboli della disastrosa stagione giallorossa sono, senza dubbio, Pellegrini e Hummels, i quali, nonostante, almeno sulla carta, dovrebbero essere due dei più importanti leader dello spogliatoio, non danno garanzie di alcun tipo. Per questi motivi il futuro prossimo dei due potrebbe essere lontano dalla Capitale. Ma vediamo più nel dettaglio la situazione.
Cambiano gli allenatori e gli schemi di gioco, ma non il risultato: la Roma a Napoli – complice il gol dell’ex Romelu Lukaku – trova la terza sconfitta di fila in campionato e continua a vivere un periodo di crisi che Ranieri è chiamato a risolvere il prima possibile. 13 punti in classifica, a solo 4 distanze dalla zona retrocessione (aspettando la partita del Lecce di questa sera contro il Venezia) sono decisamente pochi per una squadra che, visto anche il mercato faraonico fatto questa estate, puntava al tanto agognato ritorno in Champions League. Trovare singoli responsabili è difficile – e forse anche ingiusto – ma ci sono due giocatori che su tutti stanno rendendo molto al di sotto delle aspettative. Vediamo chi sono.
Tra i giocatori meno in forma e tra i peggiori in campo nella partita di ieri c’è stato, per l’ennesima volta in stagione, Lorenzo Pellegrini. Il capitano giallorosso contro il Napoli è partito titolare, ma ha giocato solo il primo tempo, non facendo ritorno in campo nella seconda frazione di gioco. Ranieri ha commentato così la sua prestazione: “In questo momento va aiutato perché sta attraversando un momento difficile”, ma la pazienza dei tifosi nei suoi confronti sembra essere arrivata al limite. Per lui continua anche il digiuno da gol che va avanti da inizio stagione stagione, non avendo ancora scritto il suo nome sul tabellino dei marcatori e avendo messo a referto solo un assist in Serie A. Non accadeva dal 2017 che non riuscisse a realizzare neanche una rete nelle prime 13 partite del campionato, stagione in cui si era sbloccato solo alla quindicesima giornata.
Inoltre, è ancora in sospeso il rinnovo del suo contratto, che scade il 30 giugno 2026. Fino ad ora non ci sono stati contatti tra il giocatore e il club per discutere di un eventuale prolungamento. La situazione è delicata, visto che Pellegrini è il capitano e ha uno stipendio superiore ai 5 milioni di euro. Durante l’estate, non sono arrivate offerte concrete per lui, se non qualche interesse da parte dell’Arabia Saudita. Ora, sarà il campo a determinare se riuscirà a riconquistare la fiducia dei tifosi giallorossi e a meritarsi il rinnovo, altrimenti a fine stagione potrebbe figurarsi un addio inaspettato.
Non solo Pellegrini: anche Mats Hummels ha avuto un ruolo devisivo (in negativo) nella sfida contro il Napoli, avendo delle responsabilità sulla rete segnata da Lukaku. “Forse non ho difeso bene, ma non era una situazione semplice”, ha dichiarato alla fine dell’incontro, cercando di giustificare (invano, vista la reazione di molti supporter giallorossi).
Con Ranieri, il difensore spera di trovare maggiore spazio, ma deve lavorare per migliorare la condizione fisica. Nel match di ieri, per la prima volta, è rimasto in campo per almeno un tempo, ed è stata palese la sua difficoltà nell’entrare nel ritmo partita. Tuttavia, senza una continuità di minutaggio, il suo futuro potrebbe essere lontano dalla Capitale, con alcune squadre della Bundesliga già interessate a riportarlo in Germania.
I tifosi, che lo hanno sempre difeso, adesso iniziano a essere stanchi anche di lui (e dei suoi meme sul proprio profilo Instagram). Hummels, però, chiede fiducia e pazienza, ma dovrà dimostrare sul campo di poter limitare gli errori e dare un serio aiuto alla squadra, altrimenti, anche per lui, a fine anno sarà addio.
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