Alto due metri e amico di Haaland, che lo ha soprannominato King of the north. Segna e fa segnare. Ha una clausola di 38 milioni, ma potrebbero bastarne 30
L’attacco della Roma è in fermento. Sarà il reparto che subirà più cambiamenti. Per intenderci, è la stessa cosa che sta accadendo al Milan, dopo l’addio di Giroud, ora sì impegnato con la Francia a Euro 2024 ma pronto a iniziare la sua avventura in Mls, con la casacca dei Los Angeles Fc. Tornando al club giallorosso, Lukaku è rientrato al Chelsea per fine prestito. Al momento il club londinese chiede 40 milioni di euro per la cessione definitiva del belga. Troppi sia per la casse della squadra allenata da Daniele De Rossi sia per i rossoneri, che sono sulle sue tracce. Quindi, il capitolo nella Capitale di Big Rom è terminato. Ed è per questo che da Trigoria si guardano attorno per cercare un nuovo centravanti. Un giocatore capace di far male nelle aree di rigore avversarie. E in effetti, uno è stato individuato. Si tratta di Alexander Sorloth, centravanti norvegese del Villarreal, nato nel fiordo di Trondheim. Uno dei più belli e grandi di tutta la nazione.
La storia dell’obiettivo della Roma ha avuto inizio lì. Ha giocato in sette diversi campionati, per poi esplodere definitivamente nella Liga, in Spagna, con la maglia del Villarreal. Sarà lui, nel caso, ad avere il delicato compito di sostituire Romelu. Ha 28 anni e ha segnato 26 gol nell’ultimo campionato. Di questi, ben quattro in una sola gara contro il Real Madrid. Qualcosa da ricordare per tutta la vita. Ecco perché Sorloth è l’obiettivo numero uno: la sua candidatura è in pole viste le difficoltà ad avvicinarsi alle cifre esagerate richieste dall’Atletico Madrid per Omorodion.
Gli inizi
Così dal mare della Norvegia, dal freddo di Trondheim, sono nati i sogni di questo attaccante. Da una parte le sponde del fiume Nidelva; dall’altra, a soli sei minuti di macchina, il centro sportivo del Rosenborg. Il modello da seguire è uno solo, il padre Goran – ex attaccante della nazionale norvegese – che gli ha trasmesso la passione per il calcio. Tutto è iniziato da lì. Ed è grande amico nientepopodimeno che dell’attaccante, o uno degli attaccanti più forti del mondo: Erling Haaland. Una somiglianza fisica e uno stile di gioco a tratti simile, soprattutto nelle movenze. Certo, il giocatore del Manchester City è di tutt’altra pasta, inutile negarlo. Ma sta di fatto che i due sono molto uniti.
Tanto che è stato Haaland ad affibbiargli il suo soprannome: “The King of the north”. Un nomignolo, di certo, non dato a casa. Entrambi sono destinati a crescere e giocare insieme. La Norvegia per il futuro punta tutto su di loro. Una Nazionale che ha tantissima voglia di essere protagonista a Mondiali ed Europei. Anche perché un giocatore come Haaland ha bisogno, ed è giusto sia così, di questi palcoscenici. Ci sono altre curiosità su Sorloth. Già nel 2021 sembrava essere vicino alla Roma per sostituire Dzeko. Solo che il Lipsia fu più veloce di tutti.
L’amore turco
L’obiettivo dei giallorossi ha un grande record: il numero di commenti sotto un post di Instagram. Addirittura 3,3 milioni. Ma perché tutti questi commenti? A cosa sono dovuti? All’amore dei tifosi turchi del Trabzonspor, che hanno cercato di convincerlo a tornare a vestire la maglia Kulubu dimostrando grande affetto sui social. Perché lì in Turchia Sorloth ha vissuto la sua miglior stagione dal punto di vista realizzativo: 33 gol in 49 partite. Un amore e una passione travolgente che, però, non hanno fatto breccia nel cuore dell’attaccante. Milioni di notifiche che lo hanno costretto a cambiare cellulare.
Però, ha continuato a stupire tutti. E la Roma lo vuole. Per prenderlo basta pagare la clausola da 38 milioni, ma viste le condizioni economiche poco rosee del Villarreal ne potrebbero servire 30. La Roma spera di abbassare questa cifra per portarsi a casa la spalla e amico di Haaland. Un armadio di quasi due metri che però sa giocare anche di fino. Sorloth ha un mancino preciso ed è bravo nel dribbling. Fa gol e regala assist. E ha fatto esperienza in giro per il Vecchio Continente indossando anche le maglie di Bodo, Groningen, Midtjylland, Crystal Palace e Gent. Ora quella lunga strada potrebbe portare davvero a Roma. E a gioire in Italia, nel nostro campionato.