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Roma, ecco Dovbyk: chi è il “pichichi” neo acquisto giallorosso

La Roma piazza un nuovo colpo di mercato. Artem Dovbyk, classe 1997, scarpa d’oro in Liga, è un calciatore giallorosso. Superata la concorrenza dell’Atletico Madrid e l’interesse del Milan. L’accordo è stato raggiunto su una base di 32 milioni di euro di parte fissa a cui saranno aggiunti sei di bonus. E in caso di futura rivendita, il 15% della cifra incassata dalla Roma finirà nelle casse del Girona.

Chi è Dovbyk? Liga da protagonista

Artem Dovbyk
Immagine | Epa

Dovbyk ha vissuto un 2024 a due facce. Splendente, al di là dei Pirenei, dove si è laureato capocannoniere con un record: ha vinto il “pichichi” mettendo a segno 24 reti, primo calciatore a rompere il duopolio Real – Barcellona che durava dal 2010.  Trascurabile, invece, il suo rendimento con la maglia della nazionale dell’Ucraina nell’ultimo Europeo. Ma chi è dunque Dovbyk? È un calciatore cresciuto esponenzialmente nell’ultima stagione. Sino ai 25 anni, una carriera tutto sommato modesta anche a livello internazionale: Midtjylland in Danimarca, Dnipro in patria. Acquistato per 8 milioni di euro dal Girona, ha vissuto un’annata straordinaria. Dal punto di vista fisico, Dovbyk non passa inosservato: 189 centimetri, buona tecnica di base, ottima confidenza con il gol e non solo, visto anche il numero di assist (ben otto) messo a disposizione dei compagni.

Roma, una operazione sensata

Resta da capire cosa possa dare Dovbyk alla Roma: la sensazione è che sia un calciatore in grado di rendere al massimo delle sue potenzialità solo se inserito in un contesto tattico in grado di assecondarne le caratteristiche. Ha segnato tanto in una squadra che ha trovato moltissimo la via del gol: sono 85 le reti messe a segno dal Girona. In virtù di quel che ha raccontato il suo 2024, l’arrivo di Dovbyk assume i contorni di una operazione assolutamente sensata per la Roma.

I numeri raccontano e spiegano anche che questo centravanti non è un “nove” nel senso più pieno del termine, ma un calciatore in grado di sdoppiarsi nel ruolo di attaccante e regista offensivo diventando decisivo se inserito in un modulo di gioco funzionale per esaltarne le caratteristiche di stoccatore e di suggeritore in grado di giocare con e per i compagni.  Con ogni probabilità De Rossi non ha solo un bomber, dunque, ma un attaccante moderno a tutto tondo che va comunque assecondato ed accompagnato per raggiungere la doppia cifra. Impresa che non sembra impossibile: in un contesto dove trovano spazio piedi buoni e l’idea di un calcio propositivo Dovbyk potrebbe fungere da importante e decisivo valore aggiunto.

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