Roma, Dovbyk e il record dagli undici metri: che numeri

Da Udine a Udine, la Roma grazie ai gol di Pellegrini e Dovbyk torna a vincere una partita in trasferta dopo quasi un anno. Erano passati 276 giorni dalla vittoria in trasferta, arrivata proprio in Friuli. Una eternità, per una squadra che ha ambizioni di alta classifica, la normalità per una squadra costruita male e allenata peggio dall’addio di De Rossi sino all’arrivo di Claudio Ranieri. 1,7 di media partita, per il tecnico che su 10 partite di campionato ne ha vinte la metà.

Il record della Roma: infallibile dal dischetto

La Roma ha cambiato marcia nelle ultime settimane. Solo Inter e Napoli hanno totalizzato più punti dei giallorossi. I tre arrivati da Udine nascono dalle intuizioni dell’allenatore che ha rinunciato ai migliori calcolando evidentemente il rischio in ottica Europa League, e sono figli della freddezza di chi si presenta dagli undici metri. Due, i rigori concessi da Sozza alla Roma, entrambi ineccepibili dal punto di vista regolamentare. La Roma ha dunque modo di ritoccare il proprio personalissimo record. I giallorossi hanno beneficiato di sei rigori a favore ma nessuno, in campionato, ha la stessa saldezza di nervi nel momento dell’esecuzione dagli undici metri. Sei su sei, 100% di realizzazioni. Nessuno, come la Roma: i nerazzurri  (sei su sette) e la viola (cinque su sei)  si assestano su una percentuale di realizzazione, rispettivamente, dell’85,7 e dell’83,3%, mentre il Milan è stato leggermente più impreciso, sprecando un terzo della dote a disposizione. Quattro gol, pari al 66,6%. Dovbyk, in particolare, non ha ancora mai sbagliato un rigore da quando li calcia in serie A.

Lucca, il possibile vice Dovbyk

Una vittoria che smuove la classifica ma non va assolutamente sopravvalutata. La Roma continua a prendere gol sempre allo stesso modo: o in ripartenza o addormentandosi in marcatura sul calcio piazzato. Ed è sempre poco incisiva negli ultimi sedici metri. In questa ottica, urge un vice Dovbyk o chi lo affianchi. E la prova di Lucca ha particolarmente impressionato Ranieri che non ha smentito l’interesse della squadra giallorossa. Anzi. L’attaccante ha caratteristiche ideali per essere l’alter ego del calciatore ucraino. Tecnicamente ancora da sgrezzare, riesce a fare reparto da solo, trattiene palloni e li riesce a giocare con e per i compagni. Chiaramente un suo eventuale arrivo è legato all’addio di Shomurodov. La prestazione dell’uzbeko, al centro delle trattative sul mercato con una finestra aperta su un trasferimento a Venezia, è assolutamente in linea con i pregi e difetti di un calciatore di non altissimo. In questo senso, sarà fondamentale l’equilibrio nei giudizi, elemento che spesso è mancato a Roma. Tradotto: se Shomurodov era destinato partire prima di Udine, lo è ugualmente al netto della prestazione in Friuli.

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