Roma e Juventus danno vita a una partita che non è esattamente da raccontare ai nipotini e si chiude sull’1-1: punteggio che lascia invariate posizioni e ambizioni bianconere che evitano l’aggancio giallorosso. Punto utile per la Roma che comunque non perde terreno e ha approcciato la partita con una maturità da grande squadra: quando ha capito di non poter vincere ha preferito non correre troppi rischi.
La Roma di Ranieri continua la sua notevolissima striscia di quindici risultati utili consecutivi in campionato: 11 vittorie e quattro pareggi. Scavando a fondo, però emerge la lacuna degli scontri diretti. La Roma ha battuto solo la Lazio, ma non ha vinto contro una squadra che le è stata e continua a starle davanti in classifica. Al netto delle scelte tecniche e di chi è sceso in campo ancora una volta la Roma quando è stata chiamata a vincere contro una big non ce l’ha fatta, ma l’idea di giocarsi le speranze di raggiungere la Champions League dipende anche da un risultato comunque positivo, sebbene abbia interrotto la striscia di sette vittorie consecutive. La sfida con la Juventus lascia in eredità sacrificio fisico e mentale. Il tempo per recuperare c’è, a differenza della Lazio che invece dovrà giocarsi l’andata del quarto di finale di Europa League contro il Bodo. Per la squadra di Ranieri cambia poco: la Roma per tagliare il traguardo che sogna deve vincere gli scontri diretti.
Sugli spalti c’era anche Erik Ten Hag, quanto basta per alimentare voci sul possibile futuro dell’allenatore olandese a Roma. Non è detto che la sua presenza sia assolutamente da legare a un possibile futuro in giallorosso, considerando che anche la Juventus è a caccia di un allenatore per il dopo Tudor. In ogni caso l’unica certezza arriva da Claudio Ranieri, che non lascia spazio alle interpretazioni sul suo futuro, nonostante sia tirato dalla giacchetta da quasi tutto il tifo giallorosso. “Io avevo già smesso l’anno scorso onestamente, anche se ci sono state alcune squadre che mi hanno richiesto. Io ho sempre risposto che sarei tornato in pista solo per Roma o Cagliari, e ho sempre pregato che non succedesse, perché sarei stato chiamato in una situazione di difficoltà. Quando la Roma ha esonerato Daniele De Rossi ed ha virato su Juri, ho pensato di potere restare tranquillo ma ora, davvero, basta. Con il calcio ho girato, senza vederlo, il mondo per 35 anni. Vorrei fermarmi e vedere cosa c’è di altro e diverso prima di morire. Big Ben ha detto stop”
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