A Roma il Ranieri ter è iniziato con l’auspicio che l’allenatore aggiustatore per eccellenza possa, ancora una volta, raddrizzare la rotta di un club che si è affidato al suo allenatore tifoso per restituire senso e dignità alla stagione di una squadra in crisi di gioco, risultati e identità.
Ranieri è un signore del calcio e può permettersi, dall’alto della sua esperienza e dei suoi successi, di non scendere a compromessi. E lo ha detto chiaramente. Non gli interessano clausole, contratti in scadenza, gradi e carta d’identità. Sic et simpliciter, l’allenatore della Roma si affida al suo pragmatismo. Semplificando: giocano i migliori. Il modulo sarà scelto in base alle caratteristiche dei giocatori, chiamati a riallacciare il rapporto con i tifosi attraverso impegno e prestazioni all’altezza. Sono comunque emerse alcune indicazioni: Dybala giocherà ogni qualvolta sarà possibile, Hummels dovrebbe rivedere il campo anche perché Ranieri ha promesso di non far giocare Angelino come centrale a sinistra. Difficile che la Roma si affidi alla costruzione dal basso, più probabile tentare di arrivare presto e bene negli ultimi metri cercando la profondità o i cross per il terminale offensivo.
Partendo da questi presupposti, una Roma a tre in difesa dovrebbe presentarsi con Mancini, Hummels e N’Dicka e non è escluso che Hermoso, scuola Simeone dunque abituato a giocare per proteggere il fortino, possa tornare utile. In una linea a 4 Mancini potrebbe essere adattato a destra mentre se invece su quella corsia ci sarà Celik, difficilmente il turco sarà chiamato a sganciarsi. Piuttosto potrebbe scivolare come terzo centrale favorendo la salita di Angelino. L’esterno spagnolo ha il posto assicurato anche con la difesa a tre perché difficilmente Ranieri farà a meno del suo piede sinistro per i cross. Anche Saelemaekers è destinato a trovare tanto spazio. La sua duttilità gli permette di giocare a tutta fascia, ma di essere prezioso anche come esterno avanzato anche in un 4-3-3 o in un 4-2-3-1.
Più soluzioni In mezzo al campo dove c’è una discreta abbondanza. Ranieri nella sua carriera ha sempre puntato su almeno un giocatore di gamba, dunque Kone dovrebbe avere una maglia assicurata. Quella di perno davanti la difesa è una questione che riguarda Cristante o Paredes, qualora ritrovasse quel sorriso perso dopo l’addio di De Rossi. Capitolo mezzali. Pellegrini potrebbe essere impiegato da centrocampista in un 3-5-2 o come trequartista nel 3-4-1-2 o nel 4-3-1-2, sistemi di gioco che premierebbero anche Pisilli o Le Fee sicuramente presi in considerazione se la scelta ricadrà sul 4-2-3-1. Resta da capire quale sarà il ruolo di Soulé. Sicuramente non giocherà più da trequartista come con Juric. Dunque esterno in un 4-3-3 o 4-2-3-1 o seconda punta accanto a Dovbyk come prima alternativa a Dybala.
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