La Roma non si ferma più: vince in rimonta contro l’Athletic Bilbao e guadagna, per stessa ammissione del tecnico Claudio Ranieri, un piccolo vantaggio in vista del secondo tempo, ovvero la sfida di ritorno degli ottavi di finale di Europa League.
Questa Roma è l’immagine del suo allenatore. Ranieri ha sempre preteso dai suoi calciatori il massimo impegno, a prescindere dal risultato finale. E sinora, esclusa la parentesi di Como, la squadra ha sempre risposto presente. I giallorossi hanno rimontato dalle situazioni di svantaggio in diverse occasioni e trovato il gol decisivo spesso allo scadere. È già accaduto contro Tottenham, Bologna e Napoli, raggiunte nel finale. Ha rimontato e vinto contro Udinese, Porto, Como e, appunto, contro i baschi. Non può essere un caso, ma il frutto, come ha spiegato lo stesso allenatore di un’autostima ritrovata e di un feeling sbocciato fra squadra e allenatore. Uno scambio proficuo, che ha generato risultati inimmaginabili solo qualche mese fa.
Ranieri ha anche il “tocco”, frutto di una esperienza che lo porta a conoscere il calcio come pochi. Il tecnico legge straordinariamente la partita e lo ha fatto anche contro l’Athletic, lasciando in panchina i calciatori che avrebbero garantito gamba, ritmo e diverse soluzioni. In pochi avrebbero rinunciato in una partita così equilibrata a Dybala, che ha sempre la giocata risolutiva nelle corde, quasi nessuno avrebbe scommesso su uno Shomurodov sebbene Dovbyk abbia mostrato ancora una volta più di qualche difficoltà. Ranieri ci ha visto lungo e con i suoi cambi visionari è passato alla cassa con gli interessi. Al netto del risultato, la gestione degli uomini da parte del tecnico romano ha, di fatto, allungato la rosa, recuperando calciatori che sembravano lontani o addirittura cause perse.
Il buon lavoro ha pagato: e quella che è una vittoria importantissima, può trasformarsi in un trampolino straordinario in vista del rush finale della stagione. Tabellone alla mano, l’Athletic è l’avversario più scomodo e duro da incrociare. Superarlo significa garantirsi un quarto comunque in discesa e un percorso non impossibile. Senza perdersi in esercizi di ottimismo e tabelle, Ranieri ha comunque costruito un progetto solido in pochi mesi. L’Europa League non è l’unica scialuppa della stagione, ma un incentivo straordinario per centrare la qualificazione in Champions League. In ogni caso, la Roma, che è in lotta anche per un posto per le competizioni internazionali in campionato. ha delle prospettive. Ed è forse l’aspetto più importante, dopo mesi davvero bui.
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