La Roma perde a Napoli, stupisce chi si stupisce: pensare di uscire indenni dal Maradona solo perché era arrivato il cambio di allenatore che, per quanto esperto e bravo, ha avuto questa squadra per quattro giorni, appartiene all’esecuzione dell’esercizio di ottimismo esagerato. Il gol dell’ex Romelu Lukaku condanna Claudio Ranieri alla prima sconfitta. Un risultato, in casa giallorossa, messo quasi in preventivo. Fotografia di dimensioni e prospettive di una squadra che, numeri alla mano, deve pensare a raggiungere la quota salvezza il prima possibile.
La Roma versione 3.0 di questa stagione non si è discostata di molto da quel che si potesse immaginare. Claudio Ranieri ha scelto quel che poteva e doveva: ha messo in campo una squadra per difendere il fortino. Compatta, ordinata, con l’obiettivo, puntualmente mancato, di rischiare il meno possibile. Del resto impossibile pretendere qualcosa di diverso da una squadra vittima di limiti atavici. I problemi sulle fasce, un centrocampo che fatica a rincorrere gli avversari e ribaltare l’azione e la difficoltà di trovare il gol. Con queste premesse, qualsiasi partita rischia di tradursi in una sconfitta. Unica nota positiva: la squadra messa in campo da Ranieri è parsa un po’ più vicina a questo termine. Tuttavia non basta. Anzi, urge una svolta perché i numeri della Roma sono da zona retrocessione: difficile, quasi impossibile che rischi la B, tuttavia è meglio non scherzare con il fuoco, perché il rischio è di bruciarsi. Attualmente la Roma è a +4 dal terzultimo posto e, a meno di un pari come è accaduto in Genoa – Cagliari, una fra Venezia o Lecce accorcerà sensibilmente la classifica.
Al netto dei risultati provenienti dagli altri campi, è il trend delle ultime settimane a preoccupare. La Roma, in questa stagione, ha vinto tre partite, ne ha perse il doppio (cinque nelle ultime sei) e ne ha pareggiate quattro. In questo spezzone di campionato ha un saldo di 13 punti in classifica. Allargando il range alla scorsa stagione, premessa una situazione e dei giocatori diversi, nelle ultime sei partite del 2023/2024 la Roma ha totalizzato una vittoria, due pareggi e tre sconfitte. Nelle ultime diciannove partite, ovvero un girone, dunque, 18 punti. Un cammino di chi deve lottare per la permanenza e soffrire sino all’ultima giornata per conquistarla. Ecco perché la ventata di ottimismo portata da Ranieri deve trasformarsi al più presto in sanissimo realismo: essere consapevoli del mare di guai un cui si naviga per non affondare è fondamentale e in questo senso la scelta di un pragmatico come Ranieri è una garanzia.
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