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Roma, addio Dybala: l’impatto economico della cessione

A Roma, sponda giallorossa, non si parla di altro. L’addio di Dybala non è più legato al “se” ma al “quando”. Il calciatore argentino ha sciolto le riserve ed ha accettato il trasferimento all’Al – Qadsiah. Resta solo, come si dice in gergo, da limare i dettagli: in questo caso, il ricavo che la Roma avrà dalla cessione del cartellino della “Joya”. Resta da sciogliere anche il nodo legato all’impatto della cessione sul bilancio della Roma.

Roma, un incasso al ribasso

Molti tifosi si sono infuriati leggendo le cifre che ballano intorno alla cessione di Dybala. Partendo dal presupposto che la clausola era di 12 milioni di euro, appare perlomeno complicato che un club possa pareggiare l’offerta. Molto più logico, come in effetti è accaduto, lavorare e far leva sull’ingaggio per ingolosire il calciatore in modo da, una volta ottenutane la volontà, poter trattare più agevolmente sul prezzo per la cessione. E un maxi stipendio da 75 milioni di euro in tre anni rappresenta senza dubbio un buon motivo per forzare la mano sul giocatore. Adesso la palla passa al club giallorosso, che potrà incassare, nella migliore delle ipotesi, 6 milioni di euro. In ogni caso non si andrà oltre la metà del costo della clausola rescissoria, scaduta il 31 luglio.

L’impatto della cessione di Dybala

Il mancato guadagno dalla cessione del calciatore è però compensato dal risparmio sull’ingaggio. Dybala, allo status quo, rappresenterebbe comunque una plusvalenza, essendo arrivato a zero due anni fa. Quindi anche tre milioni rappresentano un quid in più, seppur minimo. Il vero guadagno è nel risparmio. Non è un paradosso, anzi. Nella scorsa stagione Dybala è costato 8,33 milioni di euro alla Roma. In questa stagione, sarebbe salito a 11,33 milioni di euro. E nel 2025/2026 l’asticella avrebbe toccato cifre ancora più alte, perché a Dybala sarebbe bastato giocare il 50% delle partite per ottenere il rinnovo automatico.

Una cessione praticamente già scritta

Immagine | Ansa

Al netto del comprensibile dispiacere per i tifosi, la cessione di Dybala desta stupore sino a un certo punto. Il contratto stesso che lo lega(va) alla Roma racconta, per certi versi, come l’argentino sia stato un lusso difficile da permettersi a lungo. Paulo Dybala è arrivato alla Roma a parametro zero e il club giallorosso è riuscito a garantirgli uno stipendio molto alto grazie a delle clausole legate al raggiungimento dei bonus e un contratto a salire che comprendeva, comunque, la possibilità di liberarsi a una cifra irrisoria (12 milioni di euro) fino al 31 luglio. Una sorta di prestito oneroso, finito dopo 24 mesi con una cessione che era praticamente già scritta.

Pasquale Luigi Pellicone

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