Un gol importantissimo per regalare l’accesso alle Olimpiadi alla Colombia e per prendersi l’ennesima rivincita in una stagione magica: Roger Martinez corona così la sua grande annata esaltata dalle prestazioni con la maglia del Racing e deliziata dal grande acuto di questa notte contro gli Stati Uniti.
Roger Martinez è un 22enne che già ne ha viste di tutte: a 17 anni ha lasciato la famiglia per tentare di trovare fortune in Argentina ma il problema della nazionalità e il fatto di non avere i suoi genitori al suo fianco vista la sua minore età gli hanno negato l’accesso all’Argentinos Juniors, settore giovanile più blasonato d’Argentina prima, e addirittura il Boca Juniors poi. Sei mesi di prova con entrambi i club ma sempre i soliti problemi burocratici che gli impedivano il tesseramento nonostante l’interessamento delle società.
Decide di investire su di lui il Racing, abile ad aspettare il diciottesimo compleanno del ragazzo ma al momento di provare il grande salto in prima squadra Diego Cocca, l’allenatore dell’ultimo titolo dell’Academia, punta l’indice verso la porta e chiede alla società di girarlo da altre parti perché non ha intenzione di puntare su di lui.
L’ennesimo NO della carriera non butta giù Roger Martinez che non lascia l’Argentina ma decide di ricominciare dalla Primera B Nacional: un disastro anche lì con appena 9 presenze (2 sole da titolare) e nessun gol con la maglia poco prestigiosa del Santamarina de Tandil. Poi la chance con l’Aldosivi in Primera quasi inaspettata in cui arrivano i primi gol della carriera.
Il Racing lo richiama dal prestito e complice un forte turnover tra campionato e Libertadores è costretto a puntare su di lui: Roger Martinez esplode assieme al suo talento, tanta tecnica ma soprattutto una velocità devastante in progressione lo rendono la grande rivelazione dell’anno e un nuovo idolo per il tifo della Guardia Imperial.
Un gol pazzesco in Libertadores contro il Bolivar gli dà la prima gioia internazionale e le sue prestazioni assumono una dose di continuità davvero stupefacente. Adesso Roger è un giocatore offensivo poliedrico in grado di spaccare le partite in diverse posizioni: se ne è accorta la Colombia che ha puntato su di lui per la selezione sub 23 dove assieme a Quintero è riuscito a gettare le basi per una grande nazionale.
Lo scacco matto in casa degli Stati Uniti è la grande rivincita di un ragazzo che ha saputo soffire e metabolizzare le sconfitte in questi anni, lontano da casa e senza un club realmente disposto ad investire su di lui. La Colombia e il Racing adesso hanon un nuovo gioiello su cui puntare e Roger Martinez finalmente ha finito di soffrire.
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