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Rodrygo e il suo esordio come il Fenomeno

Da Hala Madrid a Olá Madrid. Il Real più brasiliano di sempre al comando solitario della Liga. Come se non bastassero l’esperienza di Marcelo, l’equilibrio di Casemiro e la spensieratezza di Vinícius, adesso è la nuova energia di Rodrygo a far sognare il Bernabéu. Primi davanti a tutti, a +2 sull’Athletic scrollato di dosso per colpa di un pari in casa del Leganés ultimo in classifica, ma soprattuto a +4 sul Barcellona che sembra in questo momento avere più problemi rispetto alla squadra di Zidane.

Una notte con base musicale brasiliana, samba madridista all’insegna dei giovani. Vinícius l’ha sbloccata, Rodrygo l’ha incantata. Sono bastati appena 93 secondi per segnare il suo primo gol con il Real: nessun debuttante è riuscito a far meglio dai tempi di Ronaldo il Fenomeno, che nel 2002 ce ne mise appena 69 per segnare il suo primo gol in Blanco. Nazionalità, ruolo ed esordio simili per far perdere la testa al pubblico più esigente al mondo. Perché il gol di Rodrygo oltre a essere clamorosamente precoce è anche di altissimo pregio: controllo e finalizzazione da esterno di talento, quelli che piacciono a Madrid.

Se poi ci aggiungiamo che è anche il primo calciatore a esser nato nel nuovo millennio a segnare con il Real allora si capisce che è uno destinato a fare la storia. Un po’ il corrispettivo merengue di Ansu Fati: numeri e destini simili, entrambi con l’incombenza di tornei giovanili che potrebbero allontanarli dai propri club. L’ispano-guineano del Barça potrebbe andare al Mondiale U17, l’ex Santos invece dovrebbe rispondere alla convocazione per il Preolimpico Sudamericano.

Con risultati così però è difficile che Barcellona e Real vogliano effettivamente privarsene, pronte a lanciare in maniera definitiva queste stelle. E pensare che la stagione di Rodrygo non era neanche cominciata così bene, con un infortunio muscolare che gli aveva fatto giocare solamente una partita con il Castilla allenato da Raúl, dove si procurò un calcio di rigore poi sbagliato. Adesso la Squadra B del Real può essere semplicemente una palestra per fargli trovare minuti, in attesa di nuove chance come quella contro l’Osasuna in cui ha lasciato il segno in appena un minuto e mezzo.

Lui, Menino del futebol come Vinícius, pronto a far diventare sempre più verdeoro un Real Madrid che ha trovato il suo rinnovamento nei giovani e non nei grandi acquisti estivi.

Simone Gamberini

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