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Categories: Calcio

Roda: penultimo posto e tanti problemi. La crisi profonda dei gialloneri

Il Roda non sta attraversando un bellissimo periodo: la formazione di Kerkrade, in 18 gare ha vinto solo una partita e ne ha pareggiate 10. 13 punti totalizzati e penultimo posto in Eredivisie. La difesa incassa troppi gol, mentre l’attacco è sterile e inconcludente. Pessimo andamento e Eerste Divisie sempre più vicina. Serve un cambio di rotta per poter puntare alla salvezza. Andiamo un po’ ad analizzare le cause di questa crisi ripercorrendo anche la storia del club…

RODA: DAI TROFEI ALLA LOTTA PER LA SALVEZZA

Il Roda o Sportvereniging Roda Juliana Combinatie nasce nel recente 1962 dalla fusione di due squadre: la Rapid JC e il Roda Sport. La società veste i colori gialloneri ed è tra le formazioni più importanti d’Olanda, nonostante la giovane fondazione. Infatti, il club di Kerkrade, è la sesta squadra per partecipazioni all’Eredivisie dietro solamente alle 3 big (Psv, Ajax e Feyenoord), allo Sparta Rotterdam e al Twente. Nel palmares possiamo ammirare un campionato olandese e 2 coppe nazionali, ma, negli ultimi anni, la formazione ha dovuto lottare per la permanenza in Eredivisie.

Il Roda ha rischiato il fallimento negli anni 2000 e questo ha portato ad un continua battaglia per non retrocedere in Eerste Divisie. Per migliorare la propria situazione finanziaria, la società decise di fondersi con l’MVV e il Fortuna Sittard, ma l’accordo saltò per problemi tra le tifoserie che non vedevano di buon occhio questa unione. Il direttore dei gialloneri decise di chiedere un prestito al comune di Kerkrade: tutto andò in porto con l’obbligo di aggiungere “Kerkrade” al nome del club fin allora conosciuto come Roda.

Proprio al termine del campionato 2014-2015, il Roda trova la nuova promozione in Eredivisie. Il ritorno nella massima serie porta il presidente a costruire una rosa competitiva. Nonostante gli sforzi sul mercato, la formazione non gira e la stagione 2015-2016 si chiuderà nella bassa classifica, ma con una salvezza abbastanza tranquilla. Per evitare un’altra annata simile, i gialloneri acquistano nuovi calciatori per poter puntare ad una permanenza senza patemi. La situazione è ben presto degenerata: dopo 18 partite solamente una vittoria e 10 pareggi che hanno piazzato la squadra al penultimo posto in Eredivisie, peggio solo lo Zwolle con 12 punti. L’attacco è sterile con 8 reti in 18 match, una media di 0,4 a incontro. Anche la difesa non lancia segnali incoraggianti con 23 gol subiti, 1,4 a partita. I segnali sono pessimi e di questo passo la Serie B diventerà una certezza.

Ma cosa manca al Roda? Per prima cosa, il tecnico non ha saputo amalgamare un gruppo con gravi problemi tattici: la difesa non è mai in linea e questo è a vantaggio degli avversari, che colpiscono senza una reale trappola del fuorigioco. Il centrocampo è spesso sbilanciato o in fase offensiva o in fase difensiva e non fornisce un forte apporto a nessun reparto. L’attacco non c’entra mai la porta, è privo d’idee e soprattutto fatica ad arrivare in zona tiro. Il greco Papazoglou non si è rivelata la punta di peso che si stava cercando e Auassar, coadiuvato da Van Hyfte, non filtra a dovere nel ruolo di mediano. Gli avversari trovano sempre spazi enormi nella difesa giallonera e ne approfittano senza lasciare scampo. Nell’ultimo match contro il Feyenoord, il Roda ha provato ad arroccarsi in difesa, subendo e mantenendo lo 0-0 fino al secondo tempo. Ovviamente, dopo i continui assedi, il fortino è crollato e la disfatta è stata inevitabile.

Il Roda da popolare squadra olandese ha dovuto affrontare un rischio di fallimento che l’ha cambiata dall’interno. La società si è ricostruita non tornando più competitiva come un tempo. I tifosi continuano a sostenere i loro beniamini con passione e meriterebbero più rispetto dopo le due annate disastrose. Quest’anno il vero obiettivo resta la salvezza, ma di questo passo commenteremo un’ulteriore retrocessione negli ultimi 6 anni.

Andrea Mariani

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