Trent’anni fa,, si è giocata la finale Italia-Brasile ai Mondiali di USA ’94 vinta dai verdeoro ai rigori, il ricordo di Roberto Baggio.
Perdere un Mondiale fa male, a maggior ragione se la sconfitta arriva ai calci di rigore, è inevitabile tornare a ripensare a quel momento e ad avere una sensazione di rimorso se si è stati autori dei penalty falliti. Purtroppo però in quei momenti si deve far fronte anche alla forte emozione che si prova, sensazione che può portare a sbagliare anche in chi solitamente è infallibile o quasi.
Ne sa qualcosa Roberto Baggio, uno che nella sua carriera è stato spesso decisivo dal dischetto, ma che a Pasadena ha commesso un errore pesante, che ancora oggi non riesce a perdonarsi del tutto. A sbagliare dagli 11 metri erano stati anche Franco Baresi e aniele Massaro. Il “ivin Codino” in occasione di questa particolare ricorrenza ha voluto scrivere un pensiero significativo attraverso il suo profilo social, che ha imparato a usare recentemente grazie all’aiuto di sua figlia Valentina.
La carriera di Roberto Baggio è stata certamente densa di soddisfazioni, non a caso ha vestito la maglie delle tre principali squadre del nostro Paese, Juventus, Milan e Inter, oltre a Fiorentina e Brescia, con cui ha giocato all’inizio e alla fine. Il suo talento è riconosciuto da tutti (è stato uno dei pochi italiani a conquistare il Pallone d’Oro), anche chi non era tifoso del club in cui lui si trovava finiva per ammirarlo e per essere deliziato dalle sue giocate, talmente belle da non riuscire ancora a trovare un suo erede.
L’errore commesso nella finale di Pasadena ha USA ’94 ha certamente inciso sul verdetto finale, ma nessuno si permetterebbe di rinfacciarlo a un campione del suo calibro. E’ stato però lui stesso a pubblicare un post da cui traspare quanto sia ancora forte in lui l’amarezza per quanto accaduto.
“La vita non è sempre facile. Se lo fosse non cresceremmo né progrediremmo come esseri umani. Se riusciamo in qualcosa siamo spesso invidiati; se manchiamo uno scopo siamo ridicolizzati e attaccati. Purtroppo le persone sono così. Dolore e sofferenze inattese possono ritrovarsi sul cammino di ognuno. Ma è proprio nel momento in cui incontrate queste prove che non vi dovete far sconfiggere. Non mollate mai. Non retrocedete mai“.
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