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Chi è Robert Sánchez, il portiere che ha debuttato con la Spagna

Luis Enrique ha deciso di puntare su Robert Sánchez. Un anno fa nessuno ci avrebbe scommesso e la presenza dell’estremo difensore del Brighton ha destato ovviamente tanto stupore. Scopriamo allora insieme chi è questo ragazzo convocato da Luis Enrique per le qualificazioni ai Mondiali in Qatar.

Questo giocatore ha dietro una storia particolare. Da perfetto sconosciuto a punto fermo del Brighton. Sanchez è un classe 1997, ha 23 anni ed è nato a Cartagena, città portuale della Murcia, una regione sud orientale della Spagna. Non è un ragazzo conosciuto nella penisola iberica, per niente, infatti alla sua convocazione molti sono rimasti stupiti, non conoscendo affatto questo giocatore. Ed è normale per chi non segue il calcio internazionale, specialmente quello inglese, infatti Big Bob come lo chiamano a Brighton, sostanzialmente in Spagna non ci ha giocato mai.

Infatti lui proviene dalle giovanili del Levante, società calcistica di Valencia, distante qualche ora da Cartagena che lo accolse fino ai 15 anni. Giunto a quest’età venne mandato nel freddo sud dell’Inghilterra “per un paio di settimane di allenamento” ma dopo quelle settimane, in Spagna non ci è più tornato. La differenza climatica, di stile, di ambiente tra la Sierra de la Muela e la Manica è netta ovviamente. Sánchez tuttavia si è trovato subito a suo agio in terra inglese. A sua detta, giocare in Inghilterra è sempre stato il suo sogno. A 16 anni quindi inizia a giocare nell’isola britannica, gira tanto nelle giovanili del Brighton e nella stagione 2018/19 inizia a giocare per il Forest Green Rovers. Scende in campo per 17 volte in League Two, facendosi le ossa. L’anno dopo sale di categoria, viene reclutato dal Rochdale in League One, nella Contea del Gran Manchester per intenderci, ricca di riserve naturali. A Rochdale gioca tanto, gioca bene e la chiamata in prima squadra al Brighton non tarda ad arrivare. Nella stagione 2020/21 Robert Sánchez è consapevole che giocare sarà parecchio difficile, fa infatti il quinto portiere dietro a Matty Ryan, David Button, Jason Steele e Chris Walton. Il Brighton ha 5 portieri, ma davanti al destino ci si può aspettare di tutto, infatti le gerarchie si dimezzano: Button viene ceduto al WBA, gli infortuni di Matt Ryan e Chris Walton permettono a Sanchez finalmente di esordire in Premier League.

In casa Seagulls lo scetticismo ovviamente era alto, Potter stava iniziando a far giocare con continuità un 23enne che fino a quel momento, non aveva mai toccato un campo di Premier League. Per giunta nel bel mezzo della lotta salvezza. Sànchez però non ha risposto male alla chiamata del suo allenatore, ha migliorato il record difensivo del Brighton, diventando il primo portiere in assoluto in casa Seagulls a mantenere la porta inviolata per 4 volte. Le qualità di Big Bob si sono viste subito, è lui a comandare la difesa, è lui il padrone dell’area di rigore. Infatti in un’intervista per MARCA ha rivelato: “il calcio spagnolo mi ha donato la velocità, lo stile delle parate e la reazione sui tiri. Ma devo dire grazie alla League One e Two se sono migliorato così tanto nelle uscite”. I difensori del Brighton con Sánchez si sentono al sicuro, è lui a svettare sulle palle alte con i suoi 197 cm ed è lui che ha ammaliato con le sue giocate Luis Enrique.

Robert Sánchez e le Nazionali

E qui torniamo al punto iniziale. Perché il discorso per Robert Sánchez è particolare? Oltre al fatto che abbia fatto da zero a cento in un battito di ciglia, Sánchez è stato al centro di una contesa – stando al The Guardian – tra Nazionali. Lui è nato a Cartagena, è quindi spagnolo, ma la sua carriera calcistica da quando ha 15 anni si è sviluppata in Inghilterra.  Da un punto di vista della residenza quindi poteva essere chiamato in causa anche dai Three Lions. Ed è forse una delle cose più particolari di questo ragazzo.

Lui non avrebbe mai immaginato di poter giocare con il suo idolo de Gea, non avrebbe mai immaginato di poter avvicinarsi alla Roja. Infatti nel mirino della nazionale, Big Bob non ci è mai entrato, era sempre stato snobbato, giustamente per certi versi. La situazione si è fatta paradossale considerando che ora ha scavalcato nelle gerarchie un giocatore come Kepa, costato 75 milioni di sterline.

In un solo anno grazie alle sue prestazioni, Big Bob ha attirato l’attenzione di Luis Enrique che lo ha fatto esordire nelle qualificazioni ai Mondiali, contro la Georgia. Le sue qualità sono innegabili, già mostrate ampiamente nelle sue gare con il Brighton e se dovesse continuare su questa scia il suo futuro potrebbe essere luminoso.

Berengario Elia Pelizzari

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