Nel calcio i numeri non sono tutto, soprattutto quando si parla di singoli giocatori e di campionissimi, ma spesso riescono a dare un’immagine completa e più vicina alla realtà. Cristiano Ronaldo è uno dei calciatori che più di tutti è riuscito a segnare un’epoca e questo periodo verrà per sempre ricordato come quella del dualismo tra il fenomeno di Madeira e Lionel Messi e quando sembrava impossibile poter stabilire altri primati, il 2021 ha permesso a CR7 di entrare ancora di più nel mito.
A primo impatto quest’ultimo anno solare non è certamente stato tra i più memorabili per il cinque volte Pallone d’oro che nonostante l’avanzare dell’età non sembra assolutamente intenzionato a mollare il colpo. Con la Juventus non è riuscito a vincere il terzo Scudetto consecutivo, ma ha potuto aggiungere alla propria collezione due nuovi trofei. La Coppa Italia infatti gli era sempre sfuggita nei suoi precedenti anni in bianconero e i suoi ventinove gol in campionato sono stati determinanti per l’ingresso della Vecchia Signora in Champions permettendogli di vincere per la prima volta la classifica marcatori della Serie A. I record però non erano certamente ancora finiti perché all’Europeo sfruttò al meglio le poche partite del suo Portogallo per realizzare cinque reti nel torneo, riuscendo non solo a vincere in coabitazione con il ceco Patrick Schick la classifica marcatori, ma anche e soprattutto diventando il miglior cannoniere di sempre della storia del torneo continentale superando un certo Michel Platini che dominava dal 1984. Insomma, era possibile raggiungere ancora qualche record?
La risposta è sì, perché l’1 settembre 2021, in occasione di una gara valida per le qualificazioni al Mondiale in quel di Faro contro l’Irlanda divenne il giocatore capace di segnare il maggior numero di gol sempre nella storia delle nazionali. Fino a quel momento il record apparteneva all’iraniano Ali Daei che si era fermato a quota centonove, numero raggiunto dallo stesso portoghese ma l’obbiettivo era raggiungere quel traguardo in solitaria. Contro i Verdi del nord, Ronaldo ebbe subito una grande occasione per diventare primatista solitario potendo usufruire di un calcio di rigore, ma Gavin Bazunu gli negò il gol intervenendo sulla propria destra e gli ospiti presero coraggio segnando con Egan. Tutto sembrava andare storto e a due minuti dalla fine la Seleçao das Quinas era ancora in svantaggio fino a quando non salì in cattedra il fenomeno. Gonçalo Guedes arrivò in fondo sulla destra e crossò al centro per il numero sette che volò più in alto di tutti e schiacciò in rete la palla del pareggio e del record, ma serviva la vittoria. A tempo ormai scaduto João Marío crossò dalla trequarti e con un’incredibile torsione fu ancora il cannoniere del Manchester United a volare in cielo e deviare in porta un pallone all’apparenza ingiocabile. Quella era il gol della vittoria del Portogallo ed era la rete numero centoundici con la nazionale, un record assoluto che ha già migliorato portandolo a quota centoquindici e chissà a quanto arriverà a fine carriera.
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