La Nations League è un torneo giovane e da scoprire, con lo scetticismo che piano piano sta scomparendo e il fatto che risulti essere a tutti gli effetti un campionato per nazionali inizia a convincere. La prima edizione nel 2019 aveva avuto una fase finale molto inattesa, con la sola Inghilterra capace di vincere un Mondiale assieme a Portogallo, Olanda e Svizzera, mentre nella seconda il blasone si è decisamente elevato.
Tutte e quattro le nazionali erano chiamate al varco, dall’Italia campione d’Europa e intenta a riconfermarsi, alla giovane Spagna in crescita, fino a Francia e Belgio, le grandi delude dell’ultimo Europeo ed eliminate a ottavi e quarti di finale. Furono proprio queste due squadre ad affrontarsi nella semifinale di Torino, già sapendo che avrebbero poi raggiunto le Furie Rosse all’ultimo atto. I belgi partirono nel migliore e il primo tempo venne concluso con un pesante doppio vantaggio firmato da Carrasco prima e Lukaku poi, entrambi imbeccati da Kevin De Bruyne. I Bleus non erano però pronti a un altro crollo verticale e nella ripresa si compattarono e riaprirono la partita dopo con Karim Benzema, prima di arrivare al calcio di rigore perfettamente realizzato da Mbappé. Tutto di nuovo in parità dunque e supplementari alle porte, fino a quando Theo Hernández non raccolse sulla sinistra un pallone che calciò violentemente sul secondo palo piegando le mani a Courtois per il decisivo 3-2 arrivato al termine di una partita splendida.
Sarebbero dunque stati i Galletti a raggiungere Milano per la finalissima contro la Spagna e nel primo tempo si percepì la tensione che bloccò entrambe le squadre. Lo 0-0 non voleva sbloccarsi, ma nella ripresa la partita cambiò e dopo una traversa francese ecco arrivare il vantaggio iberico. Da un lancio di Busquets, fu Oyarzábal a raccogliere con difficoltà la sfera ma a vincere il contrasto con Upamecano e di sinistro riuscì a trafiggere Lloris per l’1-0. Ancora una volta la Francia era in andata in svantaggio, ma durò molto poco perché Benzema si inventò un incredibile destro a giro all’incrocio dei pali imparabile per Simón e da lì fu un dominio. Theo Hernández servì in verticale Mbappé che scattò in leggero fuorigioco, ma la palla del milanista venne deviata da una scivolata di Eric García considerata giocata attiva e quindi rimettendo in posizione regolare l’attaccante del Psg che freddamente aspettò l’uscita di Unai Simón che batterlo con un destro sotto il suo corpo. Era il 2-1 definitivo ed era il giorno dove la Francia poteva finalmente rialzare la testa dopo il fallimento all’Europeo.
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