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Riviviamo il 2021: Marzo – Messi incanta Parigi

Per molti non è facile capire come un giocatore eliminato già agli ottavi di finale, non solo possa disputare la più grande prestazione singola della stagione, ma anche diventare uno snodo fondamentale per vincere il Pallone d’oro. Era successo già una volta in quel di Barcellona diversi anni fa, quando Ronaldinho sbaragliò la concorrenza grazie a una prestazione indimenticabile in quel di Stamford Bridge contro il Chelsea e poco importò alla critica se quel giorno a passare furono i Blues.

 

 

Sull’assegnazione del premio a Lionel Messi si può forse contestare il fatto che sia il settimo sigillo e si sarebbe potuto scegliere qualche altro candidato, ma se andiamo nello specifico e vediamo perfettamente come è andata la stagione ci accorgiamo che la Pulce argentina ha dimostrato sul campo perché sia ancora il numero uno assoluto. La differenza tra Paris Saint Germain e Barcellona era abissale e lo si era ampiamente visto nella partita del Camp Nou dominata dai francesi che si sono imposti con un perentorio 1-4. Tutto quindi sembrava senza senso e senza possibilità di replica nel ritorno di Parigi, ma è proprio quando tutto è perduto che escono i campionissimi. In quella fredda notte francese, l’argentino iniziò a dispensare calcio fin dalle prime battute, cominciando con un favoloso passaggio filtrante di esterno sinistro a Dembelé che però venne parato da Navas. I catalani spinti dal proprio fenomeno iniziarono a crederci seriamente e colpirono anche una traversa con Dest, ma un generoso rigore concesso a Icardi spezzò il sogno. Dal dischetto andò Mbappè che portò in vantaggio i padroni di casa, ma qualcuno voleva dimostrare che non fosse ancora tempo di spegnere la televisione. Messi servì magistralmente ancora una volta da terra una splendida palla che Dembelé sbagliò ancora e allora il sudamericano si mise in proprio. Prese palla sulla trequarti, puntò Verratti e fece partire un sinistro terrificante all’incrocio dei pali per l’1-1. Una rete da campione e per poco non ci fu da esultare per il raddoppio con Griezmann che si guadagnò un calcio di rigore con Navas che però parò la conclusione della Pulce.

 

Nella ripresa ci fu ancora tempo di qualche giocata d’alta scuola per Leo, ma il tempo per la rimonta era ampiamente scaduto. Il Paris Saint Germain era ai quarti di finale, ma il Barcellona era uscito con dignità grazie a una prestazione memorabile del suo numero dieci e senza di lui le cose sarebbero ampiamente peggiorate.

Francesco Domenighini

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