Il 2021 è ormai alle porte è per lo sport italiano è stato un anno trionfale, ricco di successi spesso inaspettati e che entreranno di diritto nella storia del Belpaese. L’anno solare ha però regalato momenti indimenticabili in tutto il mondo, soprattutto per quanto riguarda il calcio internazionale dove tra giocate d’alta scuola e trionfi sensazionali si sono vissuti altri dodici mesi memorabili. Ogni mese è stato fondamentale per questa grande annata e dunque andiamo a rivivere quello che è stato l’apice del mese di gennaio.
La pandemia legata al Coronavirus ha modificato completamente i calendari della stagione e in Copa Libertadores si è dovuti arrivare a 2021 inoltrato per poter assegnare i vincitori della stagione precedente. Le semifinali e la finale infatti si sono giocate nel gennaio del nuovo anno e più di tutto è rimasto impresso il cammino del Palmeiras, in un finale davvero da brividi. Già nella semifinale con il River Plate il Verdão era stato in grado di imporsi in Argentina per 0-3, ma a San Paolo stava per vedere la propria grande cavalcata interrompersi dai Millonarios che non volevano arrendersi a un destino già segnato. La rimonta dei ragazzi di Gallardo si fermò solo sullo 0-2, permettendo così ai paulisti di arrivare in finale contro il Santos per un derby statale da giocare nel tempio del calcio brasiliano: il Maracanã.
Purtroppo la situazione pandemica non permetteva ai tifosi delle due squadre di raggiungere Rio de Janeiro e riempire l’impianto, anche se venne comunque comunque concesso a un buon numero di persone di sedersi sui due lati delle tribune. La tensione era evidente, perché il Palmeiras non vinceva il trofeo dal 1999, unico successo del Verdão, mentre il Santos era formato da moltissimi giocatori giovani, di talento, ma che probabilmente stavano vivendo qualcosa di troppo grande per loro. La partita si trascinò fino al novantesimo senza grossi sussulti, con diverse interruzioni e con l’arbitro argentino Patricio Loustau che diede ben otto minuti di recupero. Anche qui si giocò molto poco, portando così all’allungamento della partita e quando ormai i supplementari sembravano certi ecco arrivare il gol vittoria. Da un cross dalla destra di Rony fu Breno, attaccante di riserva spesso dimenticato durante tutta la stagione, che svettò di testa più in alto di Pará mettendo perfettamente la palla all’angolino con John immobile e impossibilitato a rispondere.
Era la rete del trionfo che portava il Verdão in Paradiso e il tecnico Abel Ferreira decise di far entrare Felipe Melo per gli ultimissimi secondi, in modo tale da permettere al Capitano di alzare la Copa, in quel 30 gennaio che nessuno dimenticherà mai dalle parti di San Paolo.