L’albo d’oro è una parte molto importante della storia del calcio, perché permette di capire quale squadra è stata la più continua durante e quale è stata in grado di riempire la propria bacheca con nuovi scintillanti trofei. Non è sempre detto però che le più belle partite dell’anno derivino dalla squadra che poi sarebbe stata in grado di vincere, perché tante volte un torneo presenta al suo interno delle vere e proprie finali anticipate, sfide capaci di emozionare e quello che sono state in grado di fare Bayern Monaco e Paris Saint Germain difficilmente verrà scordato.
Il sorteggio di Nyon fu molto crudele nei confronti delle finaliste della stagione 2019-20, dato che le mise già una contro l’altra ai quarti di finale, ma permise così al pubblico europeo di godersi due delle partite più belle di sempre nella storia della Champions League. L’andata si giocò il 7 aprile in una Monaco di Baviera in clima invernale più che primaverile, con la neve che scendeva sul campo dell’Allianz Arena pur non limitando minimamente le abilità dei grandi campioni in campo. I bavaresi avevano però un grande assente, quel Robert Lewandowski che si era dovuto fermare per infortunio e che quindi toglieva un’arma importante ai suoi. Choupo Moting, il suo sostituto, cercò subito di smuovere la partita colpendo una traversa di testa, ma i francesi furono letali in contropiede. Neymar orchestrò la ripartenza servendo Mbappé che calciò al volo sorprendendo un non perfetto Neuer per il vantaggio ospite. Le azioni fioccavano nella porta di Keylor Navas eppure i gol arrivavano dall’altra con Marquinhos che superò la linea difensiva del Bayern e appoggiò in rete un perfetto cross sempre di Neymar. I Roten si svegliarono e con Choupo Moting di testa riaprirono la sfida. Il gioco mantenne livelli altissimi e a inizio ripresa una perfetta deviazione di testa di Müller sorprese Navas per il pareggio che durò solo otto minuti. Di María lanciò Mbappé che si divertì con i difensori tedeschi e fece partire un terrificante destro che spiazzò Neuer. Era il 2-3 finale, una mazzata per i padroni di casa, ma tutto era ancora aperto in vista del ritorno di Parigi.
Nella seconda partita al Parco dei Principi la musica non cambiò e ancora una volta si vide un calcio celestiale, giocato ad altissima velocità e con continue occasioni da una parte e dall’altra, con i francesi che iniziarono nel migliore dei modi. Neymar fu l’uomo più ispirato della serata colpendo una pazzesca traversa con un gran destro a giro e un palo in contropiede, ma a passare in vantaggio furono i tedeschi. Un sinistro di Coman venne respinto da Navas che divenne facile preda di Choupo Moting che di testa segnò lo 0-1. Ogni azione sembrava essere quella decisiva per la rete e tutti rimasero a bocca aperta d’innanzi a quello spettacolo, ma alla fine il risultato non cambiò e per la regola dei gol in trasferta fu il Paris Saint Germain a vendicarsi della finale di Lisbona di pochi mesi prima.