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River, rientro complicato: mercoledì è già decisiva

Ogni volta che comincia un campionato ci si chiede se sia l’ultima opportunità per Marcelo Gallardo di vincere quel titolo con il River Plate. Di fatto è l’unico acuto che manca per completare il suo Grande Slam nel ciclo più vincente della storia dei Millonarios: il suo grande percorso fa in modo che le sirene europee suonino sempre forte per lui, che però alla fine rimane ogni anno anche per una strana richiesta di cominciare la sua avventura a gennaio, quindi al termine della stagione sudamericana, e non a giugno, al termine della stagione europea.

Solo che l’avvio della nuova annata con il River Plate non è stato dei miglior, seppur con tante attenuanti: il calendario Conmebol è stato come al solito confuso e raffazzonato, tanto che non si è aspettato neanche una settimana dopo il termine della Copa América per far ripartire la Copa Libertadores, i cui ottavi di finale sono scattati appena 72 ore dopo la vittoria dell’Argentina sul Brasile a Rio.

E in questo contesto il River Plate, che come al solito di questi periodi si ritrova molti giocatori nel ciclone del calciomercato, è partito con il piede sbagliato. Mercoledì il pareggio per 1-1 contro l’Argentinos Juniors al Monumental che mette in salita il discorso qualificazione ai quarti di Copa Libertadores, ieri notte invece il KO contro il Colón nonostante una superiorità numerica durata per 75 minuti di gioco.

Vero che il Sabalero si presentava a tutti gli effetti come Campione d’Argentina in carica, ma il titolo vinto pochi mesi fa era decisamente estemporaneo e sorprendente, anche perché la rosa è stata costruita per gran parte da calciatori che non trovavano spazio altrove, tra cui anche elementi ex River. L’1-0 subito in avvio può essere tollerato, ma ritrovarsi con un uomo in più al quarto d’ora e prendere un altro gol invece di ribaltare la partita è qualcosa che deve far riflettere Gallardo.

Siamo a sole due partite stagionali dopo un mese di stop in cui sono stati fatti pochissimi test, ma la situazione è già critica: non tanto per il campionato dove ci sarà modo di rendere meno pesante questa sconfitta, quanto per la Copa Libertadores dove non ci saranno altre occasioni in caso di fallimento nel prossimo turno. Con l’Argentinos servirà una vittoria o un pareggio con almeno due gol in trasferta alla Paternal, altrimenti il cammino sarà interrotto con grande anticipo.

 

simonegamberini

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