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River Plate che succede?

Un River Plate in maglia arancione privo della sua identità e delle sue idee, privo di stimoli e gioco che va incontro all’ennesima figuraccia in campionato.

La scorsa settimana i Millionarios avevano regalato la giornata di gloria alla matricola Patronato, ieri in vantaggio di due gol si sono fatti rimontare dal modesto Sarmiento al termine di un secondo tempo giocato veramente male. È vero il campionato è ormai andato e il vero grande obiettivo rimane il bis in Copa Libertadores ma prestazioni del genere non sono accettabili per una squadra che nell’ultimo anno ha vinto tutto.

Il River Plate di ieri ha giocato un secondo tempo senza carattere, idee e gioco: il possesso palla è venuto a mancare, la circolazione mai continua e l’attacco alla profondità inesistente. La squadra di Junin si è fatta coraggio, ha sfruttato l’adrenalina che ti dà la partita più prestigiosa del girone e alla fine è riuscito a portare a casa un punto preziosissimo in ottica Promedio.

Dove è finito il River Plate che dava sei schiaffoni al The Strongest in Copa Libertadores? Perché i Millionarios in campionato non riescono proprio ad ingranare? Gallardo deve valutare questi fattori per dare credibilità alla sua squadra prima che le debolezze di questa Primera Division si espandano anche in ambito internazionale dove adesso non è ammesso alcun errore.

Bisogna recueprare il pellggio dei migliori giocatori tecnici, quello che ha regalato spettacolo nell’ultima partita di Copa Libertadores, altrimenti la trasferta di San Paolo della prossima settimana. Potrebbe rivelarsi un incubo.

Grigia la prestazione del Pity Martinez, grigissima quella di Arzura, nera che più nera non si può quella di Leo Ponzio. Il capitano del Millo è tutt’altro che un riferimento: è in crisi di performance da diverso tempo, caratterialmente è ingestibile e sta recando diversi danni alla squadra.

Bisogna ripartire dalle certezze di un gruppo molto forte che sa giocare bene al calcio ma ancora non riesce a dare il meglio di sè: le partite adesso contaon sempre di più e questi passi falsi in partite giocate senza stimoli non fanno affatto bene ad una squadra che ha un importante titolo da difendere in giro per il continente.

Simone Gamberini

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