Il Groningen pareggia contro il Venlo in rimonta grazie ad una rete di Ritsu Doan, il centrocampista giapponese che si sta mettendo in mostra in Eredivisie: il ragazzo ha un grande talento che sta piano piano sbocciando. I biancoverdi lo hanno prelevato dalla J-League per metterlo alla prova in un campionato più ostico di quello asiatico: le risposte sono state veramente positive con una buona tecnica, un bel sinistro secco e una dedizione per squadra e compagni che non può che rendere felice il proprio allenatore. Andiamo a conoscere meglio la giovane promessa del Sol levante…
Ritsu Doan nasce a Hyogo nel 1998 e cresce calcisticamente in Giappone militando nelle giovanili del Gamba Osaka. Il ragazzo si mette subito in mostra per le sue grandi doti di accelerazione e tecnica, notevoli per un giovane della sua età. Il suo ruolo ideale è quello di centrocampista laterale sinistro, ma può giocare anche come attaccante esterno o dietro le punte proprio perchè è dotato di un mancino molto educato. Non disdegna il destro, con il quale calcia di precisione per superare il portiere avversario: molto altruista, dialoga e fraseggia spesso con i propri compagni chiudendo triangolazioni interessanti. Bravo nelle venticalizzazioni, ha una visione di gioco che permette al reparto offensivo di ritrovarsi spesso davanti all’estremo difensore avversario.
Il suo esordio avviene a 17 anni in Champions League asiatica con la maglia dei Gamba Osaka, dopo aver scalato con estrema facilità tutte le formazioni giovanili. Ancora prima, solamente a 16 anni, viene promosso in prima squadra per debuttare poco dopo contro il Football Club Seoul nl maggio del 2015. La prima doppietta giunge quando è appena maggiorenne e 4 giorni dopo il suo primo centro in Champions League asiatica. Il suo talento incuriosisce il Groningen alla ricerca di un centrocampista offensivo giovane e promettente: gli osservatori mettono nel mirino Doan e riescono a prelevarlo con un prestito secco per testarne le reali capacità in un campionato più intenso e difficile rispetto alla J-League nella quale ha giocato 13 partite mettendo a segno 3 gol in 3 anni.
L’Eredivisie non lo mette in difficoltà, anzi ne sottolinea le enormi doti: Doan ha disputato, fin ora, 19 partite partendo spesso da titolare, ma chiudendo interamente solo 6 incontri. Il giovane ha dimostrato di essere importantissimo per il 4-3-3 di Faber dove agisce da centrocampista laterale: dopo il mercato invernale è stato spostato anche in avanti proprio per la partenza di Idrissi verso Alkmaar. 5 le realizzazioni dopo 24 giornate di campionato messe a segno sia di destro che di sinistro: un bel tiro preciso che tende a sbeffeggiare gli estremi difensori avversari, bucati con secchi rasoterra sotto le gambe. Molto bravo nelle triangolazioni, pone i compagni di reparto sempre davanti al numero 1 nemico e, il più delle volte, devono solo spingere la sfera alle sue spalle. Un ottimo tocco di palla, un accelerazione nella breve distanza che lascia sul posto e un tiro secco che non perdona. Doan si è messo in mostra, nonostante il Groningen non si stia brillando quest’anno, ma sicuramente ha aumentato la considerazione su se stesso e non è escluso di vederlo ancora protagonista, il prossimo anno, con una maglia di una formazione olandese.
Ecco un breve video delle sue giocate con la casacca biancoverde, dopo aver ammirato Havenaar, giapponese con quella dell’Ado den Haag, negli anni passati:
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