Due anni esatti per ritrovare il gol sotto il cielo stellato della Champions League. Tanto ha dovuto aspettare Fernando Llorente prima di tornare a segnare un gol nell’Europa che conta.
Lo ha fatto con il Tottenham al sua primo anno con la maglia degli Spurs: un digiuno prolungato a causa di una scelta forse troppo azzardata di andarsi a giocare le proprie carte allo Swansea, squadra che la Champions League non l’ha mai giocata e a meno di un ritorno nel campionato gallese non la giocherà mai.
L’ultima rete l’aveva segnata con il Siviglia in un giorno speciale della sua carriera. Affrontava la sua Juventus, quella lasciata in estate visto che Allegri non lo vedeva più come titolare a causa dell’esplosione di Alvaro Morata. E quel gol fu pensatissimo sia per il Siviglia che per la Juve stessa.
Il Siviglia ultimo nel girone e già eliminato dalla Champions League era obbligato a vincere per conquistare almeno il terzo posto e la vittoria contro i bianconeri valse il sorpasso sul Borussia Monchengladbach che nel frattempo prendevano 4 gol dal Manchester City. Il Siviglia chiuse terzo e da lì la solita storia in Europa League: cammino trionfale dai sedicesimi fino alla finale di Basilea vinta contro il Liverpool per chiudere l’era della Sevilla League con il terzo trionfo consecutivo.
E alla Juventus andò decisamente male. Il gol di Llorente portò i bianconeri vice campioni d’Europa al secondo posto nel girone, posizione sfavorevole in vista di un sorteggio che ha poi regalato ad Allegri il Bayern Monaco, la squadra che interruppe il cammino juventino già agli ottavi di finale al termine di un doppio confronto passato alla storia.
Questo gol contro l’Apoel ha un valore sicuramente meno importante: il Tottenham sarebbe arrivato comunque primo e a trarne beneficio è stato solo parzialmente il Borussia Dortmund che grazie a una differenza reti ampiamente maggiore rispetto ai ciprioti ha chiuso al terzo posto ed evitato l’ennesima figuraccia di questo avvio di stagione.
Ora però Fernando Llorente vuole diventare protagonista e non aspettare altri due anni prima di tornare a segnare in Champions League.
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