Calciomercato comincia a diventare protagonista sia a Napoli che a Torino: il nuovo ds Manna è già al lavoro per chiudere una serie di colpi chiesti da Conte
A Castel Volturno è cominciata ufficialmente l’era Antonio Conte. Tutto lo staff dell’ex allenatore del Tottenham ha fatto visita al Konami Training Center e ora i tifosi sono curiosi nel capire come il tecnico leccese rivoluzionerà un ambiente scosso come quello partenopeo, che di certo aveva bisogno di un allenatore come Conte per rialzare la testa.
Nel frattempo, il calciomercato continua a essere una questione prioritaria: Giovanni Manna, nuovo direttore sportivo degli azzurri, è già a caccia di qualche pedina di mercato e per soddisfare le richieste tecniche di Conte è disposto a sfidare un ex Napoli come Cristiano Giuntoli, suo collega fino a poco tempo fa.
Un nome balena nella mente del tecnico di Lecce: vale a dire Lazar Samardzic, obiettivo di lunga data dei partenopei ma anche uno dei profili preferiti di Giuntoli. Il calciatore è pronto a salutare Udine e – a meno di colpi di scena – questa sarà l’estate del suo approdo in una big del nostro campionato.
Napoli e Juventus vivono due situazioni contrapposte: se la società bianconera ha qualche certezza economica in più data la partecipazione alla prossima Champions League, i partenopei dovranno invece vendere prima di comprare qualche calciatore degno di nota. Motivo per cui ci si aspetta che calciatori come Matteo Politano e soprattutto Victor Osimhen – entrambi ai saluti dopo aver fatto gioire i tifosi azzurri – lascino la squadra in vista di una nuova avventura.
Venduto soprattutto Osimhen, allora Manna avrà carta bianca su come impostare la propria strategia: e in tal senso potrebbe tornare a bussare alla porta dei Pozzo per chiedere informazioni su Lazar Samardzic, calciatore molto apprezzato da Conte e in generale dal tifo partenopeo.
Sarebbero pronti già venti milioni di euro per convincere definitivamente il club bianconero, che di certo non ha molte possibilità di far rimanere in Friuli il talento tedesco ma naturalizzato serbo. Soprattutto a seguito dell’addio di Fabio Cannavaro che con il classe 2002 di Berlino aveva dimostrato una certa sintonia tattica.
Samardzic, per qualità e talento messo in campo sinora, ha dimostrato a Udine di essere un calciatore dalla classe sopraffina e capace di mettere in piedi giocate pazzesche. Sarebbe l’ideale per la squadra appena data a Conte, ma comunque non bisogna dimenticare che l’assenza delle coppe europee potrebbe pesare non poco sulla scelta dell’ex Lipsia.
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