Riaccogliere in casa chi ha provato a fuggire dalla parte del nemico non è cosa da tutti, specie se in ballo c’è l’amore di un popolo caloroso come quello che ogni weekend affolla la Kop: il triangolo fra Coutinho, Liverpool e Barcellona ha infiammato a dovere la fine della scorsa finestra di calciomercato, caratterizzata da trasferimenti impensabili a cifre decisamente folli. E così i blaugrana, dopo essere stati scippati dagli stratagemmi del PSG che è riuscito a portate a Parigi il gioiello Neymar, avevano individuato proprio nel fantasista brasiliano il profilo giusto per sostituire il suo talentuoso connazionale nel tridente accanto a due mostri sacri come Messi e l’ex compagno di squadra Suarez.
I 200 milioni in ballo avrebbero convinto qualsiasi allenatore a cedere uno dei suoi pezzi migliori tranne Jurgen Klopp, che con l’efficienza tipica dei tedeschi ha più volte rispedito al mittente le varie offerte che si gonfiavano giorno dopo giorno. In questo tira e molla alla fine il Liverpool ha avuto la meglio, con buona pace di Coutinho che, dopo aver più volte espresso la volontà di trasferirsi nella calda Barcellona, è stato costretto a trascorrere ancora del tempo nel piovoso Merseyside. Sicuramente dopo tutto il caos successo appena un mese fa per i tifosi non è stato affatto facile riabbracciare il fuggiasco, specie se il Liverpool sembrava aver trovato il suo equilibrio offensivo con l’arrivo dello strepitoso Salah, il giocatore che ha avuto l’impatto migliore sulla squadra dall’inizio della stagione.
Rimasto fuori per un problema alla schiena (almeno questa era la motivazione ufficiale) la grande chance per Coutinho si è presentata con la squalifica per due giornate di Mané: senza il senegalese Klopp ha potuto rilanciare il fantasista brasiliano che ha colto la palla al balzo provando a riconquistare l’affetto dei suoi sostenitori con una rete ed un assist nella gara contro il Leicester. Avrà semplicemente fatto il suo dovere diranno alcuni, ma in questa situazione quasi al limite dell’assurdo ogni rete, ogni assist, ogni buona prestazione pesano come un macigno, soprattutto per un giocatore che vuole risalire le gerarchie per tornare al centro del progetto di Klopp.
Anche dopo il ritorno di Mané il tecnico tedesco è riuscito a non lasciare da parte Coutinho presentandosi in Champions League con un rivoluzionario 4-2-4 mascherato abilmente dal solito 4-3-3, con il fantasista brasiliano sempre proiettato verso l’attacco assieme ai vari Firmino, Salah e Mané. L’esperimento, che sicuramente è andato a buon termine visto le tre reti messe a segno in totale nelle partite contro Siviglia e Spartak Mosca (quest’ultima decisa proprio da Coutinho), è stato rovinato soltanto dalla solita difesa ballerina che ha permesso al Liverpool di conquistare soltanto due pareggi.
Almeno per il momento però solo le prestazioni a contare di più e la grinta mostrata in campo da Coutinho in ogni occasione sembra aver quasi convinto i supporters dei Reds a buttarsi alle spalle la faccenda per guardare avanti verso un futuro radioso ancora tutto da scrivere. Di certo la corte spietata del Barcellona non si sarà placata ed in futuro potrebbero arrivare altre offerte da capogiro, ma al momento il brasiliano sembra essersi cucito il rosso del Liverpool addosso e nel cuore, pronto ad incantare ancora la Kop con i suoi lampi di magia.
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