Dopo anni passati in Eredivisie, tanti giocatori preferiscono confrontarsi con altri campionati europei senza, però, mantenere le prestazioni che tanto li avevano esaltati in Olanda. Inevitabile, quindi, il ritorno nella terra che li ha valorizzati: discorso che vale per Jahanbakhsh che vola ad Rotterdam per sostituire Berghuis, approdato tra le file dell’Ajax. Oltre lui anche Kastaneer e Van Wolsfwinkel hanno firmato rispettivamente con PEC Zwolle e Twente pur di tornare a quei livelli e per ricomincare una nuova vita dopo le delusioni internazionali.
Lasciare l’Eredivisie non è sempre una buona idea soprattutto quando si parla di attaccanti, abituati a segnare in Olanda ma che poi si perdono quando abbandonano la nazione che li ha resi grandi. Dopo diverso tempo la sentenza è sempre la stessa: le punte perdono la vena realizzativa e preferiscono ritornare alla base.
Il primo che ha seguito questo iter è stato proprio Jahanbakhsh: la chiamata è importante e arriva da Rotterdam, sponda Feyenoord. L’iraniano è stato chiamato per sostituire Berghuis e le aspettative su di lui sono altissime: l’ultimo suo anno in Eredivisie risale alla stagione 2017-2018 con la maglia dell’AZ e ben 21 realizzazioni in 33 partite. L’ottimo score aveva portato il Brighton a puntare su di lui ma con scarsissimi risulati: 3 anni da titolare e solo 2 realizzazioni in 50 gare di Premier League. I Rotterdammers hanno visto un profilo idoneo ai loro schemi e una spesa low cost nell’operazione: i biancorossi sperano di poter ritrovare quell’attaccante implacabile che fece volare l’AZ verso i campi europei.
Sorte molto simile per Kastaneer che raggiunse ottimi risultati con la maglia dell’Ado den Haag:
il centravanti non si è mai distinto per il fiuto del gol, con una media sempre inferiore alle 5 realizzazioni, ma ha contribuito attivamente sul lato degli assist vincenti. Ottima visione di gioco e tanto attaccamento alla squadra: peccato che le sue doti non gli abbiano permesso di sfondare in Inghilterra dopo l’ultima stagione olandese con la maglia del NAC Breda, precisamente quella del 2018-2019. Il passaggio al Coverty in League One fu un vero disastro con solo 12 presenze in un anno e mezzo: gli altri 6 mesi venne ceduto in prestito in Scozia per rinforzare gli Hearts ma anche qui vide pochissime volte il campo (6 presenze). La sua carriera non è mai decollata: il classe ’96 ha voglia di giocarsi un’ultima chance e il PEC Zwolle ha chiuso il suo trasferimento proprio in questi giorni. I biancocelesti sono perfetti per tornare protagonista in Eredivisie e ritrovare quella continuità che non gli è stata mai concessa fuori dai PaesI Bassi.
Chiudiamo la serie dei ritorni con Van Wolfswinkel che con il Vitesse riuscì a superare i 20 gol stagionali: solo in Eredivisie ha siglato 20 centri in 32 incontri. L’ottima annata gli permise di abbandonare l’Olanda per essere acquistato definitivamente dal Basilea nel 2017: gli svizzeri puntarono immediatamente su di lui lanciandolo come titolare sia in campionato che in Europa. La risposta fu buona con 24 gol nei primi due anni, entrambi in doppia cifra (rispettivamente 11 e 13 sigilli). Poi il declino, dovuto anche ad un infortunio che ne limitò l’utilizzo: nelle restanti due stagioni solo 4 realizzazioni che lo misero in secondo piano nelle gerarchie dell’allenatore. L’occasione, in un mercato che vede pochi investivementi a causa del Covid, arriva da Enschede e precisamente dal Twente: i Tukkers sono disposti a rilanciare la punta che sarebbe perfetta come terminale offensivo del tridente di Jans. La firma è ormai archiviata e siamo pronti a rivedere il bomber che incantò con la maglia del Vitesse, sfiorando di vincere la classifica cannonieri che vide Jorgensen trionfare di una sola rete e consegnare lo scudetto al Feyenoord dopo 18 anni.
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