Doveva essere il penultimo passo verso il titolo, ma per il Liverpool tutto è rimandato: il derby contro l’Everton, attesissima partita della ripresa dopo tre mesi di stop forzato, ha regalato ai tifosi soltanto uno 0-0 neanche troppo avvincente, davvero poco rispetto a ciò che tutti si aspettavano dalla squadra che avrebbe dovuto chiudere in fretta il discorso titolo.
Restano ancora 5 punti tra i Reds e la matematica certezza di chiudere la stagione come primi in classifica, un divario che oggi poteva essere ridotto al minimo in caso di vittoria contro i vicini di casa che però quasi a sorpresa hanno costretto al pareggio un Liverpool poco bello e coraggioso, quasi conservativo rispetto a quello al quale eravamo abituati. In verità tutto era ampiamente prevedibile: riprendere ai ritmi altissimi di sempre era impensabile dopo tantissime settimane di stop, durante le quali quasi tutti i giocatori hanno perso la condizione fisica e la spinta psicologica, minata ovviamente anche dalla tragedia che ha colpito il mondo intero.
Niente fame di vittoria quindi, almeno per oggi. Di certo Klopp non avrà molto da rimproverare ai suoi ragazzi che hanno sfruttato il derby come “partita di rodaggio”, prima di tornare in campo e fare sul serio per chiudere una questione rimasta in sospeso per trent’anni. Anche il clima dell’Goodison Park deserto non è stato d’aiuto: i suoni provenienti dal campo erano diversi, inediti da ascoltare in uno stadio della Premier League sempre pieno. Bisognerà abituarsi alla nuova atmosfera e adattarsi in fretta a tutte le misure di sicurezza, anche a quelle più particolari come ad esempio lo spogliatoio improvvisato in un container appena fuori dal campo e assegnato al Liverpool e gli addetti ai lavori che con dello spray hanno provato a disinfettare le reti di entrambe le porte.
Per quanto riguarda le questioni di campo, da sottolineare c’è davvero poco. Klopp ha ricominciato lasciando ampio spazio alla sua panchina, per sperimentare le soluzioni migliori da adottare anche nella prossima stagione e correndo anche il rischio di rimediare una clamorosa sconfitta negli ultimi minuti della partita con un pallone di Davies bloccato soltanto dal palo. Lo spettacolo è rimandato, il titolo pure: serviranno ancora due partite ai Reds prima di laurearsi campioni, sempre se il Manchester City non decida di crollare nella prossima partita accorciando di netto i tempi.
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