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Rio 2016: La prima danza dei due Gabriel

Lo abbiamo aspettato e alla fine è arrivato: il Brasile olimpico si sveglia sotto i colpi dei due Gabriel, Jesus e Gabigol e passa ai quarti di finale con tutt’altro morale rispetto a quello post Iraq.

Il doppio 0-0 di inizio Olimpiade aveva gettato più di qualche dubbio sulla nazionale maschile al contrario delle colleghe in rosa che invece hanno ben figurato sin dall’inizio. Ieri era una giornata particolare e decisiva: dopo il “papelon olimpico” dell’Argentina eliminata nella partita contor l’Honduras il rischio di fare flop era grande soprattutto a causa della fortissima pressione sopra la nazionale verdeoro.

Serviva una scossa dall’attacco e proprio lì è cambiato il copione brasiliano: Gabriel Jesus, Gabigol e Neymar protagonisti e brasiliani più che mai. Si è giocato alla vecchia maniera, priva di eccessivi tatticismi importati dall’Europa e molto più spensierata e palleggiata. In questo contesto è emersa la natura tecnica di una squadra sommersa di piedi buoni che deve solamente giocare in libertà.

Gabigol si è preso lo scenario con due gol, Gabriel Jesus è riuscito a sbloccarsi e tutto il popolo brasiliano è tornato a credere nel calcio.

L’unica nota negativa sembra essere l’esclusione di Felipe Anderson, senza il quale la squadra ha comincaito ad ingranare: l’ingresso di Luan ha dato più equilibrio al sistema di gioco e visto anche il gol messo a segno dal classe ’93 del Gremio difficilmente vedremo il laziale tra i titolari nel prossimo turno.

Fuori una pretendente e rivale credibile come l’Argentina adesso ci sono forti possibilità di arrivare fino in fondo: è vero rimane l’incubo Germania e la possibilità che il Mineirazo si ripeta in questi Giochi ma l’impressione è che dopo questo netto 4-0 rifilato ad una Danimarca letteralmente dominata il clima sia quello delle grandi occasioni.

Adesso il tridente delle meraviglie ha trovato le distanze, ognuno ha la sua zona di campo e sa quali spazi attaccare: come detto dopo il primo 0-0 il Brasile è una squadra che si farà, un gruppo predisposto alla crescita e passo dopo passo sembra essere molto più vicina al raggiungimento dell’obiettivo.

Nessuna paura, il terrore di uscire al girone è passato, il tabellone sembra essere favorevole e se i due Gabriel giocano a questi livelli non si può avere paura di nessuno. Attenta Germania perché questo rischia di essere un grande Brasile.

Simone Gamberini

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