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Europa League, avanti Ludogorets e Astana. Milan, che tonfo

Ultima giornata della fase a gironi dell’Europa League 2017/18, giornata di verdetti per scoprire la composizione delle fasce per il sorteggio dei sedicesimi in programma lunedì. Facce all’opposto per le italiane, con l’Atalanta prima e vincente ed il Milan sconfitto, ma comunque in testa al girone. Riesce a centrare la qualificazione anche l’Astana con una pesantissima vittoria in trasferta: è la prima kazaka a disputare la fase ad eliminazione diretta di Europa League. Avanti anche Lokomotiv Mosca, Copenhagen, Ludogorets ed Aek Atene nei gironi più aperti.

Miracolo Astana, ok Copenhagen, Aek e Ludogorets reggono: i verdetti dell’Europa League

La copertina è dell’Atalanta, che battendo 1-0 il Lione in casa si è presa il primo posto nel proprio gruppo lasciandosi alle spalle i francesi dopo novanta minuti di totale equilibrio. Dietro si è tolto una piccola soddisfazione l’Everton, vincente per 0-3 a Cipro contro l’Apollon. Tanti giovani in campo per i Toffees che hanno fornito ottime risposte, con i soliti Vlasic e Lookman (doppietta) in copertina.

Già certe della qualificazione e della vittoria del girone erano Milan e Villarreal, rispettivamente nei gruppo A e D. Nessuna delle due ha brillato, sono anzi arrivate sconfitte piuttosto pesanti contro compagini già eliminate. Il submarino amarillo è caduto in casa contro il Maccabi Tel Aviv schierando una squadra formata in gran parte da giovani esordienti per preservare i titolari in ottica campionato. Ben peggio è riuscita a fare la squadra di Gattuso, con giocatori importanti quali Biglia, Romagnoli, Zapata ed André Silva: il Rijeka ha vinto 2-0 e i rossoneri si sono dimostrati ancora una volta senza idee, spaesati e anche imprecisi.

Nei gruppi di Milan e Villarreal si sono disputati anche dei veri e propri spareggi qualificazione. Per quando riguarda il girone degli spagnoli il secondo posto lo ha centrato l’Astana con una pesantissima e decisiva vittoria in trasferta sul campo dello Slavia Praga. I kazaki non avevano altri risultati per sperare nella qualificazione e, in un clima infernale con tanto nervosismo, sono riusciti a resistere portando a casa lo 0-1. Dietro ai rossoneri ha invece staccato il pass per i sedicesimi l’Aek Atene dopo lo 0-0 con l’Austria Vienna all’Ernst Happel Stadion. I greci hanno rischiato e sofferto in diverse occasioni, ma sono riusciti a chiudere da imbattuti con il quinto pareggio in sei partite, quello decisivo.

Ha confermato il proprio primo posto la Dynamo Kiev che ha battuto con un netto 4-1 l’altra qualificata certa del proprio girone B ovvero il Partizan Belgrado. Dopo l’amara sconfitta con lo Skenderbeu due settimane fa è arrivato il pronto riscatto con uno scatenato Junior Morais: cinque gol in due partite contro i serbi. L’altra gara del girone ha visto lo Young Boys vincere la prima gara del girone contro lo Skenderbeu: gli svizzeri rischiavano di chiudere il  gruppo senza nemmeno una vittoria dopo aver sognato la qualificazione in Champions League, prima di rimediare in extremis a recupero scaduto con il 2-1 finale.

Primo posto mantenuto anche dal Braga nonostante la sconfitta per 2-1 contro il Basaksehir: il Ludogorets ha infatti pareggiato 1-1 contro l’Hoffenheim (già eliminato) e si è fermato a nove punti, sufficienti per mantenere il secondo posto e lasciarsi i turchi alle spalle. I portoghesi sono stati condannati da un rigore dell’ex Inter Emre, ma la vittoria non è bastata al Basaksehir, visto che ai bulgari serviva soltanto rimediare un punto sul campo degli uomini di Nagelsmann per avere la certezza di mantenere la propria posizione. Con una vittoria il Ludogorets avrebbe anche completato l’opera effettuando il sorpasso.

Il gruppo più aperto era invece l’F, con protagoniste Lokomotiv, Copenhagen e Sheriff, tutte padrone del proprio destino, mentre lo Zilin stava a guardare a quota due punti. I cechi hanno provato a dar fastidio alla Lokomotiv, che ha anche faticato per avere la meglio e vincere 0-2 salendo a quota 11. Vittoria del girone per Farfan e compagni. Alle loro spalle infatti lo Sheriff, di partenza a quota 9 e da capolista, si è arreso in Danimarca e si è fatto agganciare dal Copenhagen, qualificato in virtù degli scontri diretti a favore. Poteva solo vincere la compagine di Solbakken, così ha fatto. Sarà in seconda fascia.

Giorgio Dusi

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