Richiesta del Como alla federazione italiana che appena salito dalla serie B che vuole giocare le prime tre partite in un modo che nessuna aveva mai fatto.
Dopo la storica promozione in Serie A, conquistata a più di 20 anni di distanza dall’ultima apparizione, il Como si trova ad affrontare una sfida altrettanto importante fuori dal campo: la ristrutturazione dello stadio Sinigaglia. Un progetto ambizioso che mira a rendere l’impianto conforme agli standard richiesti per ospitare incontri della massima serie italiana.
Negli ultimi giorni, come riportato dal quotidiano La Provincia di Como, si sono susseguiti numerosi incontri tra i rappresentanti del Comune e della società calcistica. L’argomento principale di queste discussioni è stato proprio lo stadio Sinigaglia e i lavori necessari per la sua modernizzazione. Queste modifiche non sono solo desiderate ma essenziali per garantire che lo stadio possa accogliere le partite di Serie A in sicurezza e comfort.
In vista dei tempi tecnici necessari per completare tali lavori, il club ha avanzato una richiesta specifica alla Lega Serie A: quella di poter disputare le prime tre giornate del campionato 2024/25 lontano dalle mura amiche. Questo permetterebbe al Como di non privare la propria città delle emozioni legate alle gare casalinghe del massimo campionato italiano. La decisione verrà presa il 4 luglio, in concomitanza con il sorteggio del calendario della nuova stagione.
Il calendario potrebbe giocare a favore dei lariani grazie allo stop previsto per gli impegni delle nazionali nel weekend del 7 e 8 settembre. Questo intervallo offrirebbe tempo aggiuntivo per ultimare i lavori allo stadio Sinigaglia, che potrebbe così riaprire i battenti il 15 settembre, in occasione della prima partita casalinga della stagione. Inizialmente era stata considerata l’ipotesi dello stadio Bentegodi di Verona come alternativa temporanea; tuttavia, sembra che la società sia determinata a evitare questa soluzione per garantire ai suoi tifosi tutte le 19 partite casalinghe direttamente a Como.
I lavori previsti nello stadio comprendono diverse fasi cruciali: innanzitutto l’ampliamento dei posti a sedere fino a raggiungere una capienza totale di 10mila spettatori è uno degli obiettivi primari. Tuttavia, ci sono ancora alcuni ostacoli burocratico-tecnici da superare prima dell’avvio effettivo dei lavorazioni; fra questi mancano alcune certificazioni essenziali come la relazione tecnica sui carichi dovuti al vento e il progetto strutturale dedicato alla piattaforma Sky. Inoltre, sono necessari anche i collaudi statici delle curve e dei distinti oltre ai permessi relativamente all’apertura del punto bar nel settore distintivo.
Per consentire alla Lega Seria A un’espressione positiva sulla possibilità di disputarvi gare ufficialmente riconosciute è indispensabile ottenere tutte queste certificazioni che attestino senza ombra di dubbio la sicurezza e l’idoneità completa dello stadio Sinigaglia secondo gli standard vigenti nella massima serie calcistica italiana.
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