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Ribéry & co. : i campioni nati in Ligue 1 e sbocciati in Bundesliga

Ci siamo divertiti settimana scorsa a scavare nella memoria ricordandoci di 5 campioni partiti dalla Ligue 1 e poi esplosi in Premier League. Oggi vedremo quanti nomi interessanti hanno attraversato il confine alsaziano per approdare in Bundesliga. Un nome su tutti? Frank Ribéry, ma ce ne sono tanti altri…

FRANCK RIBERY (Olympique Marsiglia – Bayern Monaco)

Il Nome di Ribéry è indissolubilmente legato al Bayern Monaco e non potrebbe essere altrimenti dopo 425 presenze e il contributo a una rete ogni 86′ in ben dodici stagioni. Tuttavia, nasce calcisticamente in patria vestendo diverse maglie. Allevato dal Lille, esordisce tra i professionisti con il Boulogne in Championnat National e arriva in Ligue 1 con il Metz. Qui parte alla ricerca dell’ambiente ideale per esplodere e, nonostante un posto da titolare mai in discussione con i granata, si fa sedurre dal Galatasaray a Gennaio e dal Marsiglia nel Giugno successivo. Finalmente mette radici e, al Vélodrome, si consacra con una stagione da 6 reti e 6 assist che inizia a mostrare le sue qualità al servizio degli attaccanti. Raymond Domenech lo convoca per i Mondiali 2006 facendolo esordire poche settimane prima contro il Messico. La seconda stagione con l’OM dà il ‘La’ alla sua esplosione definitiva con il Bayern che investe su di lui: due anni dopo arriverà anche Arjen Robben in Baviera. La storia della Robbéry sapete già come è proseguita…

WILLY SAGNOL (AS Monaco – Bayern Monaco)

Restando in orbita bavarese, non si può non citare Willy Sagnol. Nonostante non abbia fatto in tempo a prendere parte alla gloriosa Nazionale del 1998, è considerato uno dei migliori terzini mai avuti dai Bleu. Fluidità di corsa, affidabilità difensiva e una spiccata dote nel cross sono state le doti maggiormente in evidenza per l’ex Saint-Etienne e Monaco. Con Les Verts è nato e cresciuto, ma è nel Principato di Monaco che ha trovato la gloria prima del salto in Germania. Al Louis II ha centrato il double nella sua ultima stagione con la vittoria di Division 1 (non ancora denominata Ligue 1) e Supercoppa di Francia. Insieme a Lizarazu ha costituito una delle coppie di terzini più iconiche del Bayern Monaco e più forti della propria generazione. Insieme, hanno alzato la Champions a San Siro nel 2001 battendo il Valencia ai rigori. Anche Sagnol, come Ribéry, ha mancato l’appuntamento con i Bleu con l’aggravante di aver mancato di un soffio la convocazione a Euro2000.

PIERRE-EMERICK AUBAMEYANG (Saint-Etienne – Borussia Dortmund)

Pierre-Emerick Aubameyang ha invece cercato molto presto fortuna all’estero e il Saint-Etienne, per lui, è stato solo il trampolino definitivo. Insieme ai fratelli Catilina e Willy ha preso parte al settore giovanile del Milan, di cui è grandissimo rimpianto. Fallito il (primo) salto in Serie A, sposa la causa del Dijon con cui inizia a segnare le prime reti in Ligue 2. Il secondo salto della sua carriera, quello in Ligue 1, non ha un atteraggio morbidissimo e servono 3 stagioni prima di vederlo al 100%. La velocità fino ad allora era stata molto fine a sé stessa, ma con il Saint-Etienne inizia a trovare fiducia anche con sotto porta. Saranno 41 le reti segnate in 97 partite e la concorrenza non mancherà per accaparrarsi il gabonese nell’ultima estate in cui il prezzo appare ragionevole. La Roma di Rudi Garcia prova in tutti i modi a portarlo in giallorosso, ma sarà il Borussia Dortmund a vincerla. Sotto Tuchel diventa uno dei migliori del panorama: 100 gol in due anni e mezzo con anche il titolo di capocannoniere di Bundesliga (31 reti).

OUSMANE DEMBELE (Rennes – Borussia Dortmund)

Dici Dembelé, dici ‘pagato troppo’. Purtroppo l’associazione è automatica, ma resta uno dei giocatori più talentuosi della sua annata. Classe ’97, ha lasciato tutti sbalorditi nella stagione di esordio con il Rennes andando subito in doppia cifra e attirando su di sé le mire dei maggiori club europei. Dotato di una velocità impressionante, ha dimostrato di saperci fare anche nello stretto e nella conclusione. Anche qui, i gialloneri di Germania hanno bruciato tutti dimostrando di essere in prima linea nell’accaparrarsi i giovani più talentuosi. Come nel caso di Aubameyang, il prezzo è ridicolo rispetto alle potenzialità del calciatore: 15mln. Solo una stagione in Germania, ma ha contribuito a portare i tedeschi ai quarti di Champions facendoli trionfare anche in DFB Pokal con una doppia-doppia da 10 gol e 21 assist. La fretta di emergere ha frenato la crescita del francese al Barcelona, arrivato per 140mln circa, abbattutto da tanti infortuni e dal DOVER essere all’altezza della cifra spesa.

SEBASTIEN HALLER (Auxerre – Eintrach Francoforte)

Il nome di Sebastien Haller stona in questa lista. Non tanto per le qualità quanto per la parentesi olandese tra la crescita nell’Auxerre e l’affermazione con l’Eintracht. Fisicamente longilineo, era tacciato di lavorare bene lontano dalla porta, ma di essere poco a fuoco in area di rigore. Il trasferimento all’Utrecht, in questo, è stato fondamentale. Le maglie un po’ più larghe delle difese olandesi e un’aumentata consapevolezza delle proprie qualità hanno lanciato Haller verso un’ambizione perduta. In questo senso, l’arrivo in Germania in una realtà in crescita come l’Eintracht ha permesso ad Haller di crescere insieme alla squadra contornato da giocatori di talento come Jovic, Rebic e Kostic (per citarne 3). Giocatore di ottimo spessore tecnico, sa lavorare in spazi stretti e di sponda: nella scorsa stagione ha guidato i tedeschi fino alla semifinale di EL mostrandosi molto affine a un calcio associativo. In Nazionale, può essere l’erede di Giroud per caratteristiche, ma deve certamente trovare costanza di rendimento nel West Ham.

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