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Reus, il piccolo mago di Dortmund

Uno dei principali centri economici della Germania è Dortmund, città della Renania-Settentrionale che conta 571 mila abitanti circa; è considerata il centro maggiore della Ruhr e il terzo della Land.  Allo “Strobelallee 50, 44139” di Dortmund, troviamo il “Signal Iduna Park” (noto in precedenza con il nome di Westfalenstadion) che ospita le partite casalinghe delle “Die Wespen“. Da Aki Schmidt a Rolf Russmann, passando per Dirk Hupe e Michael Zorc; questi sono solo 4 dei più importanti calciatori che hanno fatto la storia del Dortmund in epoche diverse. Oggi, da quattro anni a questa parte, a fare la storia del club, ci pensa Marco Reus, 26 anni; quella del “Rote Rakete” (piccolo mago) con il Borussia non è però stata tutta rosa e fiori: nel 2006 Bert van Marwijk, l’allora allenatore del Dortmund, scarta Reus ad un provino perché considerato troppo piccolo e magro per poter giocare in prima squadra.

Il ragazzo, all’epoca diciassettenne, va a giocare nell’under 19 del Rot Weiss Ahlen (nel 2006 ha militato in Oberliga, la quinta serie del calcio tedesco). L’anno dopo è Stefan Kuntz, campione d’Europa con l Germania nel 1996, a chiamarlo in prima squadra dove totalizzerà 5 gol in 43 presenze tra il 2007 ed il 2009, anno della svolta per Reus. E’ il primo luglio del 2009 quando Rolf Konigs, presidente del Borussia Monchengladbach dal 2004, sborsa la cifra irrisoria di 1 milione di euro per portare alla corte di Michael Frontzeck il talento di Dortmund. Reus fa l’esordio in prima squadra il 9 agosto del 2008 contro il Bochum in una partita finita 3-3; per vedere il suo primo gol in Bundesliga bisogna aspettare la sfida del 28 agosto contro il Mainz, quando al minuto 84′ dopo un’azione personale, sigla il gol del 2-0. Frontzeck sarà importante nella crescita calcistica di Reus; infatti nella stagione 2009-2010 lo fa giocare ala nel tridente offensivo con Bobadilla e Neuville ed i risultati si vedono sin da subito. Nelle prime due stagioni da attaccante esterno realizza 28 gol in 64 presenze e la rete più importante è sicuramente l’1-1 nel ritorno dei play out contro il Bochum che permise al Borussia di restare nella massima divisione tedesca. In tre anni e mezzo al Borussia Monchengladbach realizza 36 gol in 97 presenze.

Questi numeri convincono Reinhard Rauball, presidente del Borussia Dortmund a sborsare nel Gennaio del 2012 (anche se il suo trasferimento sarà effettivo solo da Giugno) ben 17,5 milioni di euro per portare, o meglio riportare, Reus in patria dove ad allenarlo sarà Jurgen Klopp. La sua avventura inizia nel migliore dei modi: il 18 Agosto 2012 esordisce con la maglia giallonera nel match del primo turno di Coppa di Germania, vinto per 3-0 sul campo dell’Oberneuland, in cui è anche andato a segno. Una settimana dopo realizza il primo gol in campionato con la nuova maglia, contro il Werder Brema. Per il primo gol in Champions bisogna aspettare la seconda giornata quando, grazie ad un suo gol, il Dortmund pareggia 1-1 sul campo del Manchester City.

Il primo anno di Reus è praticamente perfetto: con i suoi 14 gol, ma sopratutto grazie alla perfetta sintonia che si è creata con Gotze e Lewandowski, trascina il Borussia alla vittoria del Meisterschale (il secondo consecutivo, conquistato con due giornate di anticipo) e ad una storica finale di Champions persa 2-1 contro il Bayern Monaco. Proprio contro i bavaresi, Reus si prenderà una piccola rivincita nel primo impegno ufficiale del 2013, la finale di supercoppa di Germania, vinta 4-2 grazie ad una sua doppietta. La stagione 2013-2014 non è la migliore per il “Rote Rakete” (piccolo mago) che subirà una serie di infortuni che ne condizioneranno la stagione: il più grave, la lesione parziale dei legamenti della caviglia sinistra, gli impediranno di essere protagonista con la sua nazionale nel mondiale in Brasile che vedrà i tedeschi alzare la coppa del mondo. Anche nella stagione 2014-2015 i problemi fisici non lasciano in pace Reus e questo influirà anche sulla stagione del Dortmund che per gran parte del campionato navigherà nelle zone meno nobili della classifica. Piccola curiosità: il Bayern, dopo aver acquistato Gotze nel 2013 e poi Lewandowski nel 2014, proverà più volte a strappare anche Reus al Borussia. Il campione giallonero però rifiuterà sempre preferendo l’amore per la sua città ai soldi e al successo. Oggi il numero 11 giallonero sta bene, non ha più problemi fisici e sta trascinando il suo Borussia in campionato dove il Bayern monaco è primo e sembra irraggiungibile ma per uno che è chiamato “piccolo mago” niente sembra impossibile.

Saverio Fattori

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