Ieri è arrivata la notizia: Reus sarà il capitano del Borussia Dortmund per la stagione 2016-2017. Il giusto premio verso chi ha preferito l’affetto, l’amore di una città intera ai soldi e ai trofei. Avrebbe potuto vincere molto di più altrove; questo lo sa anche lui, ma non sarebbe stato lo stesso. L’amore di Dortmund, la gioia nel vedere un popolo in festa quando vinci non ha prezzo. Nel calcio moderno, dove a farla da padrone è il dio denaro, esempi del genere sono sempre molto rari. Del Piero, Maldini, Totti e ora Reus; l’ultimo simbolo di un calcio romantico. L’ultimo capitano coraggioso.
Uno per uno li ha salutati tutti; Gotze, Lewandowski, Hummels. Ogni anno l’estate del Borussia vede uno dei suoi prezzi pregiati andare a rinforzare il Bayern Monaco. Esiste però chi ha resisto e resiste tutt’ora alla corte spietata dei campioni di Germania. Si tratta di Marco Reus, sogno proibito da tempo dei bavaresi. Il “piccolo mago”, però, non vestirà la maglia del Bayern; lo ha ribadito più volte e non è intenzionato a cambiare idea. La motivazione è tanto semplice quanto paradossale: ama troppo la sua Dortmund per andare a giocare da un’altra parte. Semplice perché, nel calcio business di oggi, esiste ancora chi mette in primo piano il lato sentimentale; paradossale proprio perché pur di restare nella città natia ha rinunciato a parecchi soldi. Dimostrazione, evidente, che avere il portafoglio colmo di denaro non è l’unica cosa che conta. Chiamatelo pazzo, ma Reus è fatto così; è una bandiera e come tale non ha intenzione di cambiare padrone.
Talento puro, cristallino che gli è valso il soprannome di “piccolo mago”; con la palla al piede può fare quello che vuole. Uno così farebbe fare il salto di qualità a qualunque squadra. “Peccato” che a goderselo sarà solo il Borussia Dortmund che ogni anno mette Reus al centro del progetto tecnico. L’idea è semplice: prendere giovani forti e di qualità, farli crescere affiancandogli giocatori esperti e con questo mix provare a scalfire la superiorità del Bayern. L’impresa è di quelle titaniche soprattutto se ogni anno viene ceduto un pezzo pregiato dello scacchiere. Ma al tempo stesso è stimolante; riuscire, infatti, ad arrivare sopra il colosso Bayern rappresenterebbe un qualcosa di epico. Pensare di riuscirci è allo stesso tempo coraggioso e folle. E forse è anche per questo che Reus è rimasto, perché lui si sente proprio così.
La stagione in Bundesliga sta per ripartire. Davanti a tutti il Bayern che con l’arrivo di Ancelotti ha trovato nuovi stimoli per continuare a dimostrare la sua superiorità. Attenzione però al coraggioso Reus, il capitano romantico che vuole scrivere una pagina sentimentale per il suo Borussia.
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