Partirà oggi allo Stadion Z’dezele di Celje in Slovenia il cammino dell’Italia Under 21 con la prima sfida chiave contro la Repubblica Ceca. Di fatto uno spareggio sin da subito in un girone in cui i padroni di casa sloveni non sembrano in grado di rappresentare un pericolo, e la Spagna parte come sempre con un vantaggio di organico rispetto alla concorrenza.
Per questo vincere questa gara sarà fondamentale nell’ottica del girone, per quanto la sfida ai cechi non porti in ambito U21 a bellissimi ricordi pensando all’ultimo precedente dell’Europeo del 2017, quando gli Azzurrini persero per 3-1 rischiando fortemente l’eliminazione alla fase a gironi, poi scongiurata all’ultima giornata.
Oggi è tutt’altro calcio, dato che nel mezzo si è disputata anche l’edizione del 2019 del torneo dove la Repubblica Ceca non riuscita a qualificarsi. L’allargamento del torneo da 12 a 16 squadre ha favorito la squadra di Karel Krejci, che in ogni caso ha fatto il suo vincendo il proprio girone davanti alla Croazia, con un risultato che l’avrebbe qualificata anche in caso di format ridotto a 12 squadre.
Per conoscere meglio la Repubblica Ceca Under 21 che oggi affronterà l’Italia è necessario scavare nel percorso di qualificazione citato in cui si sono viti i concetti di calcio di Krejci applicati. Lo schema base è un 4-2-3-1 non particolarmente intenso che punta a valorizzare la buna qualità degli esterni e un attacco più dinamico che fisico.
Tutto gira attorno al centrocampista Janosek, mediano di grande fisicità con buone doti di regia che fa partire tutte le azioni: arginare lui significherebbe limitare fortemente il gioco della squadra. Altri pericoli possono arrivare dalle fasce dove l’esterno del Viktoria Plzen Bucha ha dato l’impressione di poter essere in grado di mettere in difficoltà buona parte dei terzini del torneo: ha un ottimo dribbling da fermo e serve buoni palloni per la punta, pur avendo un fisico che nei contrasti lo limita fortemente.
In attacco il peso solitamente è affidato a Sasinka del Branik Ostrava, ma è possibile vedere la squadra schierare anche Drchal, giovane dello Sparta Praga in prestito al Mlada Boleslav, che ha caratteristiche fisiche analoghe. Manca la vera e propria punta d’area, ma i due nomi citati sono mobili e pericolosi nelle ripartenze, ossia i modi in cui hanno segnato maggiormente nel corso della fase di qualificazione. Il giovane Hlozek, possibile star del calcio ceco, probabilmente verrà inserito nel prossimo ciclo trattandosi di un classe 2002.
Per quanto riguarda il pacchetto difensivo è pesante l’assenza di David Zima, centrale interessante dello Slavia Praga chiamato in nazionale maggiore, che potrebbe far pensare a Krejci di adottare anche uno schema difensivo a tre, già visto in alcune partite come quella contro la Grecia. A favorire questo cambio tattico può essere anche la duttilità di Plechaty, che in fase di qualificazione abbiamo visto giocare in tutti i ruoli della difesa, anche con prestazioni di un buon livello.
Complessivamente non è una nazionale che deve spaventare più di tanto l’Italia, anche se ha dalla sua un fattore di età non indifferente: in proporzione infatti sono molti di più i classe 1998 che scenderanno in campo per la Repubblica Ceca rispetto agli italiani e per un torneo del genere non è un fattore da sottovalutare.
LA SCHEDA DELLA REPUBBLICA CECA UNDER 21
Ultima partecipazione: 2017, primo turno
Record del torneo: Campioni nel 2002
Girone di qualificazione: 1° posto davanti alla Croazia
Stella: Pavel Bucha (Viktoria Plzen)
Formazione tipo ( 4-3-3) Jedlicka; Holik, L. Krejci, Plechaty, Sadilek; Janosek, Havelka; Vanicek, Sasinka, Bucha; Lingr
Obiettivo: Quarti di finale