Mike Maignan, Theo Hernandez, Olivier Giroud, ma anche Kalulu e Ballo-Touré passando per Pellegri e Florenzi che ci sono passati e Leao che lì ha trovato la sua prima consacrazione. Il legame tra il Milan di Elliott e la Francia non è sicuramente una novità, ma le ottime referenze in Ligue 1 fanno gioco da qualche tempo alla dirigenza rossonera che anche per il prossimo anno guarderà oltralpe per il proprio calciomercato. L’affare già concluso è quello che porta a Yacine Adli, qualche anno fa certezza del calcio transalpino del futuro; l’affare in dirittura è Romain Faivre, che a più riprese si è dichiarato entusiasta di essere accostato al Milan; il sogno è Renato Sanches, in vista dell’addio di Franck Kessié.
Adli diventerà un giocatore del Milan dalla prossima estate. O meglio, lo è già, ma è stato lasciato in presito al Bordeaux per tutta la stagione corrente. Questo per permettere al 21enne di completare il suo percorso di crescita in una realtà più comfortevole e già nota al giovane trequartista. La visione rossonera è quella di farne un trequartista utile ad allungare la rosa in mano a Stefano Pioli. Un trequartista diverso da Brahim Diaz, più strutturato fisicamente e a tal punto robusto rispetto allo spagnolo da ingannare qualche addetto ai lavori circa un suo impiego nel centrocampo a due. Falso mito. Per quanto abbia ritmo nel fraseggio, la sua zona di campo preferita resta la trequarti, nella quale riesce incidere anche negli ultimi sedici metri. Ha una buona visione di gioco, è meno esplosivo nella corsa rispetto a Brahim Diaz, ma può permettersi più frequentemente passaggi a lungo raggio. I 10 milioni spesi dal club rossonero sanno di ottimo affare per rapporto qualità/prezzo. Il suo posto potrebbe essere liberato dal ‘taglio’ di Rade Krunic a fine stagione.
L’ormai imminente addio di Samu Castillejo, già in lacrime in casa contro il Verona, con destinazione Spagna (Elche, Girona e Getafe alla porta) ha già da tempo tenuto sull’attenti Maldini e Massara sul da farsi. Il mancato addio in estate è coinciso perfettamente con il mancato arrivo di Romain Faivre, promesso sposo per accordo verbale. L’ala del Brest ha già manifestato da tempo le sue intenzioni ponendo il Milan in cima a qualunque classifica. Faivre è un mancino puro e gioca sul piede buono partendo dalla fascia sinistra: brevilineo e molto tecnico, riesce a districarsi bene nel breve. Rispetto a Castillejo ha una rapidità che si manifesta meglio nel breve rispetto al campo aperto. Non ha bisogno di praterie per esprimersi e si comporta da regista/trequartista largo, tanto da meritarsi in patria il pericolosissimo paragone con Ben Arfa (che in questa sede eviteremo). Faivre sarà una grande plusvalenza per il Brest che lo ha prelevato per 400mila euro dal Monaco e che potrebbe rivenderlo a circa 15mln.
L’ultima suggestione di mercato è, invece, Renato Sanches. Un nome che solletica le fantasie dei tifosi, tanto per la ritrovata carriera (in brutte acque dopo l’esperienza bavarese) tanto per la somiglianza tattica con Franck Kessié. L’ivoriano sta complicando oltre il previsto le pratiche per il rinnovo con il PSG alla porta e un interesse sempre più decrescente per i rossoneri. Renato Sanches ha una struttura fisica paragonabile, un’efficacia paragonabile in interdizione, ma forse anche qualcosa in più quando si tratta di distendere la manovra. Ha ‘gamba’ e si esprime a ottimi livelli anche da mezzala tanto da venire schierato a volte come trequartista destro nel 4-2-3-1. Renato Sanches al momento costa attorno ai 30milioni, ma gli ottimi rapporti col Lille e una situazione finanziaria non rosea per i campioni di Francia ne fanno un affare goloso per tutte le parti. Importanti potrebbero essere anche i fattori Maignan e Leao: due ex compagni con cui il portoghese ha condiviso una fetta della sua esperienza in Ligue 1.