Se la lotta al primo posto sembra accendersi sempre di più ogni giornata, anche nei meandri più oscuri della Premier League la situazione è più che incandescente. Al momento sono quattro le squadre che, in appena due punti, provano con tante difficoltà a restare a galla, sperando di concludere la stagione fuori dalla temutissima zona rossa della classifica. Ecco l’analisi della lotta salvezza del campionato inglese dopo quindici giornate.
Sunderland, le speranze diminuiscono
Con appena due vittorie in campionato e 11 punti portati a casa, è il Sunderland il fanalino di coda della Premier League. I Black Cats condividono assieme all’Hull City il record di peggior attacco del campionato, con meno di una rete messa a segno a partita. È proprio qui che risiede il problema della squadra allenata da Moyes, tecnico che dopo le esperienze fallimentari con Manchester United prima e Real Sociedad poi, sta vivendo un altro periodo buio della sua carriera. Come detto è la carenza di attaccanti prolifici a penalizzare il Sunderland: l’unico a spiccare nel reparto avanzato è il solito Defoe, attaccante che alla veneranda età di 34 anni ha già messo a segno 8 reti dando buona continuità alla bella scorsa stagione. La sfida salvezza persa contro lo Swansea è un chiaro segnale di quanto la squadra stia soffrendo e la dimostrazione che, a meno di qualche rivoluzione in positivo guidata da Moyes, vedremo presto il Sunderland lottare in Championship per ritornare fra le grandi d’Inghilterra.
La strana situazione dell’Hull City
Designata fin da subito come squadra cuscinetto, in piena crisi a causa dei capricci del presidente e priva dell’undici titolare, l’Hull City ha cominciato il campionato alla grande battendo il Leicester nella gara inaugurale. Un inizio in discesa, complicato poi dagli scontri con le big del campionato: ai Tigers manca sicuramente l’esperienza e qualche giocatore di livello, ma nel loro piccolo riescono ugualmente a regalare grandi patite ai tifosi come il 2-1 ai danni del più ferrato Southampton. A rovinare i piani di gloria di Phelan è una difesa che fa acqua da tutte le parti: in 15 giornate l’Hull ha subito ben 34 reti, ben più di un gol a partita, andando a segno soltanto 19 volte. Il penultimo posto in campionato dimostra come questa sia una squadra che ha ancora tantissima strada da fare per poter sperare in una salvezza tranquilla.
Il redivivo Swansea
Sembrava partita nel peggiore dei modi la stagione dello Swansea che, dopo la vittoria contro il Burnley alla prima giornata, ha dovuto aspettare la gara contro il Crystal Palace di fine novembre per riportare a casa i tre punti. Le due vittorie consecutive nelle ultime due partite giocate fra le mura amiche, condite da altrettante doppiette di un rinato Llorente, hanno dato una bella scossa alla classifica, portando gli Swans dall’ultimo posto al terzultimo. Sempre zona rossa sì, ma a soltanto -1 dal West Ham: l’obiettivo per i ragazzi di Bradley è quello di risalire in fretta la classifica, mandando via del tutto i fantasmi della retrocessione per ingranare al meglio la marcia. La strada è tutta in salita, visti anche i buoni risultati dei diretti rivali, ma con le reti di Llorente e Sigurdsson la missione non sembra essere così impossibile.
Il West Ham torna a sperare
Fuori dalla zona rossa per appena un punto si trova il West Ham, squadra che ha visto nettamente precipitare la situazione dopo la sorprendete stagione appena passata. Con le magie di Payet sempre meno frequenti ed i gol del solo Antonio, arrivato a 7 firme fino ad ora, l’organico fatica tantissimo non solo con le squadre più forti, ma anche contro quelle che sono le concorrenti per la salvezza. Un dato incoraggiante però arriva dalle ultime quattro giornate di campionato: contro Tottenham, United, Arsenal e Liverpool la squadra di Bilic è riuscita a portare a casa almeno due punti sugli zero che tutti avrebbero pronosticato, segnando anche ben 6 reti. Statistiche che al momento premiano gli Hammers, salvi per un pelo ma coscienti che alle loro spalle la situazione potrebbe capovolgersi da un momento all’altro.