Continua la striscia negativa del Rennes che, dopo le 3 vittorie consecutive a inizio campionato, non è più riuscito a centrare il bottino grosso. Nel derby dell’incostanza prevale il Reims, capace di battere PSG, OM e Lille senza trovare continuità di risultati in partite di difficoltà minore.
Nonostante il fattore campo, il Rennes parte male mostrando il fianco all’atletismo di Moussa Doumbia. La sua velocità crea spesso superiorità complicando la vita a Traoré e Gnagnon. Salin è chiamato in causa più volte e risponde alla grande sul diagonale del maliano e nell’uscita su Donis. Il 35enne, sorpassato nelle gerarchie da Edouard Mendy, si trova a sostituire l’infortunato portiere franco-senegalese e lo fa alla grande vincendo la virtuale palma di MVP della prima frazione.
Per trovare il vantaggio, però, il Reims ha dovuto aspettare l’inizio della ripresa. Un vantaggio meritato e che stava diventando quasi un taboo: Konan e Oudin dialogano bene sulla sinistra mandando al cross il ‘canterano’. Dia si fa trovare sul secondo palo e questa volta Salin deve arrenders. La pressione continua e del Rennes non si ha traccia al punto da rischiare il 2-0 in soli cinque minuti. Oudin spara dal limite, ma è poco fortunato.
I padroni di casa faticano, ma ritrovano la verve nell’ultima ora di gioco. La craniata di Bourigeaud sul palo catapulta i ragazzi di Julien Stéphan nell’area avversaria e inizia un vero tiro al piattello. Sul prosieguo dell’azione Raphinha si butta in spaccata trovando la traversa e, dopo pochi secondi, Rajkovic devia magistralmente il piattone di Traoré. L’ingresso di Léa-Siliki è l’arma di Stéphan per impensierire il Reims e si rivela azzeccata.
Il classe ’96 sostituisce un appannato Raphinha e nel recupero rischia di rivelarsi decisivo con un bel cross disegnato per la testa di Gnagnon che, alla fine del forcin de Les Rouge et Noir, manda alto.
L’effetto Roazhon Park non è bastato a risvegliare il Rennes chiamato ora a vincere nel Principato di Monaco per risvegliare una classifica dormiente. Sembra ieri quando i rossoneri, vittoriosi contro il PSG, si ergevano a indiscussa sorpresa del campionato: ora, i soli 3 punti dal quarto posto sono figli di demeriti altrui più che di meriti propri. Non vincono ormai da un mese e mezzo.
Lato Reims era importante trovare la vittoria affrontando la partita con piglio. Una riacquisita consapevolezza potrebbe portare molti più punti casalinghi di quanti non ne siano ancora arrivati. La squadra di Guion si dimostra una macchina da punti in trasferta dove ha perso una sola volta in questo campionato e ottenuto ben 3 vittorie su 4. L’ottavo posto della scorsa stagione non sembra irripetibile nonostante un Savanier in meno.
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