Toni Kroos lo aveva promesso. Si sarebbe ritirato dal calcio professionistico da protagonista e ancora al top. E ha mantenuto la parola. La sua ultima partita con una maglia di club sarà la finale di Champions League contro il Borussia Dortmund indossando la casacca del Real Madrid per andare a caccia della “quindicesima”. Poi, con la nazionale tedesca, l’assalto al titolo di Campione d’Europa, da giocarsi in casa. Infine, a 34 anni, dirà basta.
Stupisce chi si stupisce della scelta. Nonostante abbia (almeno) ancora due o tre anni di calcio di altissimo livello davanti a sé, Kroos ha un carattere particolare. Ha sempre voluto decidere senza lasciare che altri lo facessero per lui. E non vuole essere accompagnato alla porta. Per questo non rinnoverà con il Real Madrid ed essendo impossibile, nella sua ottica, trovare di meglio, non tratterà per continuare con altri club. Meglio smettere. Non è appagamento, ma coerenza: è al top, lascia al top. Il giocatore ha parlato della sua decisione nel podcast Einfach Mal Luppen di suo fratello Félix : ” Mi sono reso conto che è molto più facile pensarci, anche se per molto tempo, che pronunciarlo. Quando ti siedi qui ti viene la pelle d’oca, sai che stai vivendo qualcosa di molto speciale. Ho iniziato a giocare a calcio quando avevo sei anni e ho continuato fino ai 34 anni. Il calcio è sempre stato al centro della mia vita. Ecco perché non è così facile dirlo, ma la decisione è stata presa e ora posso capire quella sensazione di essere molto felice e, allo stesso tempo, molto triste ”.
Toni Kroos ha giocato da titolare indiscusso e indiscutibile nel Real Madrid, restando in mezzo al campo per dieci anni, da quell’estate del 2014 che gli ha cambiato la vita. Aveva ancora un anno di contratto con il Bayern Monaco, che in quel momento aveva anche più prospettive rispetto ai blancos ma alla fine la scelta si è rivelata azzeccatissima. 23 titoli: 4 Champions, cinque Mondiali per club, quattro Supercoppe europee, cinque campionati di Spagna, una Copa del Rey e quattro Supercoppe spagnole. Ha giocato, sinora, (ne restano due) 463 partite con la camiseta, segnando 28 gol e fornendo 98 assist. In generale ha vinto invece 34 titoli. Con la maglia del Bayern , una Champions League, un Mondiale per club, una Supercoppa Europea, tre campionati tedeschi, tre Coppe di Germania e una Supercoppa. In nazionale si è laureato Campione del Mondo nel 2014. Una leggenda che ha deciso di scrivere la parola fine su una carriera straordinaria, prima che glielo imponessero gli altri.
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