Santiago Bernabeu amaro per il Napoli. La squadra di Maurizio Sarri ha perso per 3-1 contro il Real Madrid di Zinedine Zidane, nella sfida tanto attesa dall’intero popolo azzurro. Una partita caricata di aspettative da tutto l’ambiente e che con ogni probabilità ha pesato sul rendimento del Napoli, che sicuramente poteva fare un’altra partita se avesse gestito in un modo diverso la pressione.
Giocare al Bernabeu non è semplice, ancor di più quando si tratta di uno scontro ad eliminazione diretta di Champions League, e quel che è certo è che il Napoli esce a testa alta dal campo. Il Napoli ha mostrato a tratti di poter competere in palcoscenici importanti, ma al tempo stesso ha fatto vedere tutte le pecche che ancora lo limitano nel salto di qualità. Un po’ come se fosse un braccino corto nel mostrare le proprie abilità, che senza dubbio il Napoli ha.
Se da un lato gli azzurri hanno un po’ fatto e disfatto, c’è anche da dire che il Real Madrid questa sera ha giocato ad un livello molto più alto rispetto alle ultime settimane. Appena quattro giorni fa al Sadar di Pamplona si è vista una squadra vincente ma in ombra, stasera invece si è rivisto quel bel gioco che è un marchio di fabbrica di Zinedine Zidane. La chiave di un Real Madrid ritrovato è senza alcun dubbio in centrocampo: il rientro di Luka Modric è pura linfa per i blancos, e la linea con Casemiro e Kroos è la più forte in Europa.
La partita era iniziata bene per il Napoli, che dopo otto minuti sblocca l’incontro con Insigne: dai 30 metri lo scugnizzo illumina il Bernabeu beffando Keylor Navas, fuori posizione in occasione del tiro. Il gol, però, carica il Real che nel giro di pochi minuti agguanta il pari con Karim Benzema che di testa fulmina Reina sul perfetto cross di Carvajal. Qui iniziano a emergere gli errori dei singoli, decisivi in occasione dei gol.
Se per gran parte della stagione un giocatore come Koulibaly, per esempio, è stato importante per il Napoli, oggi il senegalese ha inciso in negativo sul rendimento degli azzurri. Anche da un suo errore in marcatura su Cristiano Ronaldo, infatti, nasce il 2-1 del Real Madrid: CR7 arriva sul fondo con un grande dribbling e serve a rimorchio Kross, che con un piattone dal limite dell’area fulmina Reina. Lo show del Real, però, si chiude con la ciliegina sulla torta di Casemiro che con un perfetto tiro al volo fa esplodere il Bernabeu.
Un gol che virtualmente chiude la partita, il Real entra in gestione e prova ad emergere il Napoli. La squadra di Sarri alza il baricentro (per lunghi tratti tenuto troppo basso, uno degli errori commessi durante l’incontro) e prova a creare gioco, ma la differenza con il Real Madrid si riassume in una frase: cinismo. Se da un lato i blancos hanno concretizzato al meglio, ma sprecando lo stesso diverse occasioni, il Napoli ha fatto fin troppi errori sotto porta e l’emblema è l’errore di Mertens nella ripresa.
Un errore che avrebbe messo la partita su un binario migliore per il Napoli, un 3-2 che avrebbe lasciato aperto qualche spiraglio in vista del ritorno al San Paolo. A Fuorigrotta, però, sarà tutta un’altra partita anche a livello ambientale (ben oltre i 10 mila cuori azzurri presenti oggi al Bernabeu) ed il Napoli può tenere viva la speranza di qualificazione, a patto che Sarri mostri alla squadra gli errori commessi oggi.
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