La decima vittoria consecutiva (cammino perfetto da quando si è ripreso a giocare) ha permesso al Real Madrid di conquistare la trentaquattresima Liga della sua storia. Un traguardo meritato visto quanto fatto dalle Merengues in una stagione in cui Zidane ha dovuto affrontare diverse difficoltà; il tecnico francese, tornato alla guida del club a distanza di un anno, non è stato accontentato dal punto di vista del mercato e si è trovato a dover gestire la delicatissima questione Bale. Problemi non da poco ma che l’allenatore ha saputo gestire nel migliore dei modi; dopo due stagioni di dominio Barcellona, la Liga torna al Santiago Bernabeu. Andiamo a scoprire i motivi che hanno portato le Merengues al successo.
Zidane
Iniziamo con la guida tecnica; Zidane, nonostante quanto fatto nel triennio 2016/2018, è tornato con la voglia di riportare il Real ad alti livelli. L’allenatore ha subito preso in mano le redini della squadra imponendo le proprie idee. Il principale merito del francese è stato quello di saper gestire una rosa ampia, specie a livello offensivo, con scelte a volte discutibili ma che sono risultate vincenti. Il recupero di Isco, l’importanza di Valverde e l’imposizione di Mendy sono solo alcune cose portate da Zidane. Questa Liga è soprattutto di un tecnico capace di dimostrare, nuovamente, il suo valore.
Il cammino post lockdown
Altro elemento che ha portato al titolo troviamo il cammino post lockdown; da quando si è tornati giocare il Real Madrid non ha mai perso. Dieci vittorie consecutive e la dimostrazione di come le Merengues volessero a tutti i costi questo campionato. Dalla ripartenza, infatti, la squadra ha messo in campo solidità difensiva, bel gioco e un attacco pronto a sfruttare tutte le possibilità.
Sergio Ramos e Benzema
La cessione di Ronaldo, nella passata stagione, ha provocato un piccolo cortocircuito nel Real Madrid; quest’anno la musica è cambiata e il merito va a due giocatori capaci di prendersi sulle spalle la squadra. Parliamo di Benzema e Sergio Ramos. L’attaccante francese, con ventuno goal e otto assist, è stato il miglior marcatore della squadra; tecnica, forza fisica e abilità all’interno dell’area di rigore le caratteristiche principali di un meraviglioso attaccante. Il centrale spagnolo, oltre ad essere probabilmente il difensore più forte al mondo, è stato decisivo anche nell’altra metà campo grazie alla sua incredibile freddezza dagli undici metri.
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