Kylian Mbappe deve combattere l’ansia da prestazione al Real Madrid e aggiustare la mira. Sinora il talento di Bondy ha collezionato sei gol con la maglia merengues: la metà arrivano dischetto e sono stati tutti messi a segno in campionato.
Lewandowski, Haaland e Kane: il confronto è impietoso
I numeri parlano chiaro: Mbappe è l’attaccante che tira più spesso degli altri verso la porta avversaria. 38, i tentativi del parigino nella Liga, molto più di Robert Lewandowski (24). Dunque il francese trova la porta ogni 9,5 tiri a differenza del polacco che ne ha bisogno di meno della metà: gliene bastano 4. Anche in Champions League, nonostante il gol al suo debutto, il bottino è magro rispetto alla caccia. Contro lo Stoccarda, il giocatore di Bondy ha avuto bisogno di sette tiri verso la porta avversaria per un solo gol. Kane, con otto tiri in porta, ha messo a segno quattro gol, efficienza al 50%. Mbappe dunque deve aggiustare la mira. Più che altro perché, solo il 42% dei suoi tiri finisce nello specchio della porta. Haaland, tanto per non fare nomi, riesce a indirizzare il 73% dei suoi tentativi fra i pali.
Mbappe, non esattamente un finisseur
Traslando il temine dal Tour de France, Mbappe non è mai stato un grande finisseur. Nelle sue ultime tre stagioni in Francia, Il campione del mondo ha un totale di 511 tiri, 258 in porta, per 106 gol. Ciò significa un gol ogni 4,82 tiri. La sua migliore media risale al 2023-24 quando ha realizzato 35 gol su un totale di 171 tiri (di cui però solo 86 in porta). Da parte di Ancelotti e dei compagni, però, c’è massima fiducia anche perché Mbappe non è davvero un “nove”, come del resto appare evidente da questi numeri. Fra l’altro al Real Madrid ha dovuto rinunciare alla sua amata fascia sinistra, appannaggio di Vinicius.
Resta comunque una macchina da gol
Da centravanti, il francese deve ancora adattarsi e nel contempo imparare a muoversi con i compagni. Per adesso, gli mancano gli spazi da aggredire per dare sfogo alla sua imprevedibilità che lo contraddistingue quando parte palla al piede. Di buono, c’è che Mbappe resta, al netto dei consumi eccessivi, una macchina da gol: segna sempre e comunque. Ha iniziato con il Betis e non ha mai smesso in Liga e ha già segnato cinque gol e in tutte le competizioni (Supercoppa Europea, Campionato e Champions League) che sono serviti prima a superare la crisi del gioco e ora a riallineare il Real Madrid alle proprie ambizioni.