Ancelotti nei guai. Il pesantissimo ko maturato all’Emirates ha scoperto lacune e limiti di un Real Madrid che, dopo essere quasi miracolosamente scampato al doppio confronto con l’Atletico agli ottavi di finale, non ha retto il confronto con i gunners. Una sconfitta che apre interrogativi sulla squadra e su Ancelotti.
Stupisce chi si stupisce. I campioni d’Europa camminavano da tempo sul filo del rasoio sia in campionato sia in Champions League. Diverse settimane trascorse ben al di sotto della soglia minima di rendimento accettabile di una rosa che sinora ha reso al di sotto delle aspettative. Ben dieci, le sconfitte rimediate. Tante, troppe, per il Real Madrid che aveva messo in preventivo, nell’arco dei 180’ un risultato negativo all’Emirates, ma di certo non ne prevedeva queste dimensioni. Lo 0-3 è figlio di un calo fisico, ma anche e soprattutto mentale. Contro l’Arsenal il Real Madrid è mancato, in primis, nell’atteggiamento e nell’approccio alla partita. Imperdonabile aver staccato la spina.
Si salvano in pochissimi e anche Carlo Ancelotti finisce nell’occhio del ciclone della critica. La sensazione è che la squadra fatichi a recepirlo, almeno quanto il tecnico a trovare la quadra dal punto di vista tattico. Ad aprile inoltrato, il Real Madrid non ha ancora una precisa identità di gioco ed inevitabilmente le colpe ricadono anche su un allenatore che solo poche settimane era in cima alla classifica di gradimento. Ancelotti è stato il bersaglio principale delle critiche reo di non essere riuscito a trovare la chiave giusta per la squadra. In molti sostengono che il suo tempo al Real sia finito. Per la gratitudine nei confronti di uno degli allenatori più vincenti della storia in generale e della Casa Blanca in particolare, citofonare altrove.
Ancelotti è dunque con un piede e tre dita abbondanti fuori dalla Champions League, ma anche dal possibile futuro a Madrid. Per salvare il posto, deve completare la rimonta sull’Arsenal e superare il Barcellona in campionato. In alternativa, non resta che la Copa del Re e potrebbe comunque non bastare, al netto di una vittoria del Clasico. In questa ottica, con la sfida ai blaugrana alle porte. imprevisti, lascerà il posto sulla panchina del Real Madrid a Xabi Alonso. Non è una novità che l’attuale tecnico del Bayer Leverkusen sia in cima alla lista della spesa del Real. Club che, quando vuole un profilo, sia esso un giocatore o un allenatore, lo porta a casa.
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