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Real e Rodri, appuntamento rinviato da Parigi a Madrid

Il Real Madrid non presenzia alla premiazione di Rodri, ma non è detto che i destini del neo Pallone d’Oro e quello dei blancos non si possano incrociare. Anzi, molto se non tutto lascia credere che il centrocampista spagnolo, apprezzatissimo al di là dei Pirenei, sarà, in tempi ragionevolmente brevi, un nuovo inquilino della Casa Blanca.

Rodri, tre buoni motivi per accettare il Real 

A spianare la strada verso Madrid e il Real ci sono diversi fattori. In primis, il background del calciatore, nato a pochi chilometri dalla capitale spagnola e legatissimo alla propria terra d’origine. In secondo luogo, c’è la benedizione dell’allenatore. Da ex centrocampista di profilo internazionale, Caro Ancelotti è un ammiratore di Rodri, elemento di rara attitudine nell’abbinare il concetto di lotta e governo in mezzo al campo. E infine c’è l’aspetto legato al marketing L’operazione Rodrigo oltre a risolvere più di qualche problema tecnico aggiungendo qualità e quantità alla rosa, garantirebbe un ulteriore appeal al Real Madrid.

Una questione di principio

E poi c’è una questione di principio. Rodri è un errore da correggere. Sembra incredibile che un calciatore nato a 39 chilometri dal Bernabeu non abbia mai indossato la camiseta del Real Madrid, ma c’è tempo. Rodri ha 28 anni e, al netto dell’infortunio che lo ha costretto momentaneamente ai box, ha tantissimo calcio davanti a sé. È fondamentale nel City di Guardiola e nella nazionale Campione d’Europa di De la Fuente, ma risolverebbe molti problemi del centrocampo di Carlo Ancelotti, che fatica a trovare la (s)quadra nonostante acquisti milionari come Tchouameni e Camavinga.

La sensazione è che l’operazione si farà

Partendo da questi presupposti, la sensazione è che l’operazione Rodri – Real Madrid si farà. Il suo contratto scade nel 2027 ma l’alone di incertezza che circonda il Manchester City ha spinto il calciatore a prendersi tempo prima di apporre qualsiasi autografo sul prolungamento. In questa ottica, pesano anche le incognite legate al futuro tecnico. L’addio del direttore sportivo Begiristain sembra essere il preludio a quello di Pep Guardiola, l’uomo che ha reso Rodri quello che è. L’addio, senza rinnovo, sarà possibile già dalla prossima estate. Il Real Madrid ne è consapevole e non spingerà più di tanto. Tutto lascia credere che basterà assecondare il naturale evolversi di una vicenda dal finale scontato, nel senso più pieno del termine. Facendo leva sulla volontà del calciatore e sulle eventuali difficoltà del City nel non potersi permettere di perdere un elemento come Rodri a zero, il Real risparmierebbe anche diversi milioni di euro.

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